Uno dei monumenti simbolo della capitale soffre della sua stessa fama. Troppo pubblico e allo stesso troppi acciacchi dovuti all’umidità causata dal sudore e dal respiro dei migliaia di visitatori che ammirano il monumento ogni giorno.
Una “malattia” che non ha colpito solo la Cappella Sistina, ma molti altri monumenti nel mondo e in Italia, come la Cappella Scrovegni di Padova o il Cenacolo di Leonardo, per i quali sono state attivate delle soluzioni ad hoc.
Anche se nella cappella Sistina appare una cosa più difficile da progettare, visto le lunghe file d’attesa che ci sono ogni giorno.
L’unica soluzione sarebbe “centellinare” il pubblico ma questo significherebbe meno incasso, oppure anche la realizzazione di nuovi impianti tecnologici, che però costano molto denaro.
Recentemente il personale dei Musei Vaticani è andato a spolverare la Volta e il Giudizio di Michelangelo, e gli altri capolavori di Signorelli, Perugino, Botticelli, e Pinturicchio, e oltre a tantissima polvere è stato trovato anche altro.
Una vera e propria emergenza che necessita di una soluzione urgente per preservare uno dei capolavori più visitati al mondo. La soluzione delle aperture serali, finalizzata a plasmare in maggiori ore il numero di visitatori non è bastata. Speriamo che al più presto si trovi una soluzione efficace e risolutiva.