Quanto era stato predetto nei giorni passati per una volta si è avverato. Un manto bianco di neve ha ricoperto la capitale il 12 febbraio scorso a partire dalle prime ore del mattino. E ogni suo abitante con gli occhi increduli di un bambino e con stupore ingenuo è stato a contemplare uno degli spettacoli più belli e più rari che la nostra Roma ci può offrire. Per quegli istanti tutto si è fermato. La vita caotica della città negli uffici, nelle scuole e per le strade, specie a metà mattinata quando tutte le attività quotidiane sono all’apice della loro produttività, non ha potuto fare a meno di arrestarsi per qualche minuto, giusto il tempo di rendersi conto di quanto stava accadendo e di emozionarsi davanti a tanto.
Già dalle luci dell’alba si sono cominciati a vedere i primi fiocchi di neve che timidi e ancora poco corposi scendevano misti a pioggia, ma senza lasciare segni sul suolo. E inizialmente abbiamo cominciato a credere che questa volta facesse veramente sul serio. Ma verso le 10 tutto si è arrestato, e amareggiati per l’ illusione di essere ricaduti nell’ennesima trappola di chi annunciava una mattinata all’insegna di pupazzi di neve e caos cittadino, abbiamo ripreso la nostra routine. Fino a quando, circa un’ora dopo, una vera e propria bufera di neve si è abbattuta sulla città tingendo di bianco tutto il suo immenso patrimonio storico, le sue rovine e i suoi monumenti che, a dirla tutta, non siamo proprio abituati a vedere sotto uno strato di neve di 5 centimetri.
Un panorama a dir poco suggestivo e paesaggi pittoreschi che ci hanno entusiasmato talmente tanto da dover condividere telefonicamente l’emozione con altre persone. La prima reazione di tanti, infatti, è stata quella di prendere in mano la cornetta o il cellulare. Tanto che, per una buona mezz’ora, la copertura di rete è andata in tilt a causa degli euforici che non potevano proprio farne a meno.
La maggior parte delle persone si è subito precipitata a prendere la macchinetta fotografica. I fortunati che si trovavano in casa hanno approfittato per recarsi nelle vicinanze ad immortalare anche solo i giardini del quartiere sommersi di neve. C’è chi si trovava in centro ed è riuscito a fotografare il “cuppolone” imbiancato e a godere di uno spettacolo assolutamente unico, vivacizzato dai ragazzi che giocavano a palle di neve davanti alla Basilica di San Pietro. C’è chi si è recato nelle ville della città per non perdere l’occasione di sguinzagliare i propri cani per Villa Pamphjli, Villa Borghese e Villa Ada completamente innevate. E c’è anche chi, impanicato in mezzo al traffico congestionato, si è distratto un attimo alla vista degli archi del Colosseo che si ricoprivano sempre più di neve.
Per non parlare dei ragazzi e dei bambini nelle scuole che avranno vissuto uno stupore incredibile nel guardare dalle finestre delle proprie aule scendere quei giganteschi fiocchi di neve.
In qualsiasi posto ci si è trovati, chi non ha preso in mano il proprio cellulare per fotografare questo contesto per noi del tutto surreale, anche solo un minimo particolare come le piante e i rami degli alberi che sembravano quelli di un presepe?
Oltretutto le generazioni nate negli anni 80 e seguenti, hanno visto nevicare a Roma per la prima volta nella loro vita, e hanno percepito la situazione in maniera ancor più entusiasmante. Perché la precedente imbiancata della capitale risale al lontano 1986, quando alcuni di noi (compresa la sottoscritta) erano ancora troppo piccoli per rendersene conto e il fenomeno della “neve a Roma” si riallacciava solo a vaghi ricordi testimoniati da vecchie fotografie.
Il 12 febbraio 2010, annoverata di diritto tra le date storiche, finalmente abbiamo avuto il nostro riscatto.
Certo è anche che, passati i primi momenti di euforia, alcuni cittadini hanno vissuto un po’ di timore temendo di non poter raggiungere le proprie abitazioni o i posti di lavoro. E chi si trovava in macchina travolto dalla bufera inevitabilmente è stato assalito dall’ansia e soprattutto dal presentimento che la città non fosse prontamente organizzata a un evento di tale portata.
Sta di fatto che Campidoglio, Provincia e Regione, grazie al loro piano neve, erano ben preparati ad affrontare l’emergenza.
La situazione infatti è stata abbastanza tranquilla, non ci sono stati particolari momenti di disagio, complice anche la condizione climatica che già all’ora di pranzo ha riportato schiarite e un rapido dissolversi del manto nevoso.
E già, è durata ben poco, purtroppo o per fortuna, ma per quel poco Roma ci ha accontentato e ci ha reso orgogliosi, per l’ennesima volta, di essere suoi abitanti.