Lo Spazio Faro ospita per la prima volta a Roma l’artista slovacca Dana Danica Ondrej, protagonista di “Fragmented Female”. La mostra personale è organizzata sotto il patrocinio dell’Istituto Slovacco a Roma e l’Istituto di cultura Italiano a Bratislava. Dopo il vernissage di giovedì 11 Luglio alle ore 18:30, l’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 31 luglio 2019 in via Perugia 24.
In un incontro tra due mondi dalle tonalità diverse si muovono suadenti e solitarie le donne di Dana. Il soggetto femminile risulta predominante, eppure ognuna delle sue protagoniste indaga e si concentra su un aspetto differente dell’umanità intera, riflettendo sul suo rapporto con la realtà contemporanea. Le origini slave e la formazione italiana dell’artista si riflettono nella sua originale tecnica mista. Le linee non marcano ma accennano delle figure che si confondono con l’ambiente in cui sono immerse e da cui si distaccano a tratti. Qui abbondano gli elementi tratti dalla vita quotidiana: pizzi, merletti, fogli di giornale entrano nell’opera con vivacità e frenesia. Le donne sembrano sospese in un altrove e solo avvicinandosi ci si accorge di come siano vive e al contempo frammentate.
“Il mio universo artistico è in primis rappresentato dalla donna, interpretata attraverso il simbolismo e la poetica contemporanei. Sono influenzata dai molti contrasti che ci regala la vita in città. Mi affascinano le vecchie pareti screpolate, così come il caos delle strade, la pubblicità e la street art. Sono tutti aspetti che traslo nella mia poetica attraverso colori e collage, aiutandomi spesso con ritagli di giornale.”
Diplomata in grafica all’Istituto Poligrafico di Bratislava, Dana Danica Ondrej inizia a lavorare come come assistente alla regia per la televisione slovacca. Continua in quegli anni a dedicarsi allo studio della pittura, partecipando a concorsi e mostre collettive a Bratislava e Praga. Dal 2002 si trasferisce in Italia per studiare presso l’Accademia di Belle Arti di Brera dove si laurea in Pittura e nel 2010 consegue un diploma in Organizzazione e Comunicazione per l’Arte Contemporanea. Espone in numerose mostre collettive e personali a Milano prima di tornare nella sua terra d’origine, la Slovacchia, dove apre un atelier e si dedica esclusivamente alla carriera artistica.