L’inno di Garibaldi, storia ed esegesi – Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

L’inno di Garibaldi, storia ed esegesi: una conferenza di approfondimento sul celebre canto garibaldino
Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, mercoledì 29 maggio 2019, ore 17.30

Dopo l’incontro dedicato nel 2016 all’Inno di Mameli, nel quale si pongono i valori fondanti dell’unità e dell’indipendenza del paese, mercoledì 29 maggio 2019 alle 17.30 il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina dedica la conferenza dal titolo L’Inno di Garibaldi, storia ed esegesi a uno dei canti garibaldini più amati, per ricordare i motivi e il costo umano grazie ai quali si sono raggiunte unità e indipendenza.

L’iniziativa, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con l’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”, è a cura del Prof. Franco Tamassia. Presenzia e introduce Mara Minasi, responsabile del Museo.

Composto da Luigi Mercantini e musicato da Alessio Olivieri nel 1858 su impulso dello stesso generale Garibaldi, l’Inno a lui dedicato costituisce, insieme all’Inno di Mameli e alla Leggenda del Piave, uno dei tre Inni che fecero l’Italia. La trilogia innologica si svolge, infatti, in una sequenza storica continua lungo la quale i tre momenti fondamentali della costruzione della coscienza nazionale e dello Stato Italiano nell’epoca contemporanea vengono scolpiti in versi forti, limpidi e ricchi di contenuti: il ridestarsi della coscienza di un Popolo, il realizzarsi della Nazione, il primo e vittorioso confronto della Nazione nella Guerra delle Nazioni. L’Inno di Garibaldi svolge infatti una serie di messaggi per ricordare agli Italiani non solo il prezzo eroico dei valori realizzati ma anche il costo del loro mantenimento e della loro operatività; accompagnò l’impresa dei Mille e poi l’unificazione d’Italia e, ristampato a Milano nel 1861 dalla casa editrice Ricordi, sarà uno degli inni più riprodotti e cantati nel tempo, con pochissime varianti come si addice ai testi d’autore; fu inoltre tradotto in diverse lingue in omaggio alla popolarità del suo eroe.
Un canto dunque dalla tradizione ricca e di grande longevità, che coinvolge protagonisti, episodi e momenti storici di primaria rilevanza che abbracciano un ampio lasso di tempo, dalla composizione alla vigilia della II guerra d’indipendenza alle tragiche vicende belliche della seconda guerra mondiale e sino all’anno cruciale per la storia del Paese del 1948. Un’attenta esegesi del testo svelerà per l’occasione la ricchezza e complessità di versi densi ma troppo spesso fraintesi e spogliati della loro peculiare pregnanza di significati, tutta da riscoprire.

Franco Tamassia, già dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione, professore di Diritto Pubblico e Presidente dell’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”, ha collegato i suoi interessi professionali di giurista con lo studio dei problemi istituzionali della Nuova Italia connessi a quelli che attualmente impegnano le trasformazioni dell’ordinamento costituzionale italiano.

 

Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina -Largo di Porta San Pancrazio
Info 060608 – Ingresso libero fino ad esaurimento posti 

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