Immigrati con-cittadini. buone pratiche per la vita in comune, a Roma il 24 maggio l’evento per scoprire il volontariato dei cittadini immigrati
La presenza dei migranti non è un peso per la collettività, bensì una risorsa. Persone, gruppi locali, associazioni raccontano storie che cambiano per sempre una narrazione univoca, incompleta, sterile.
Gli immigrati fanno volontariato come gli italiani e con gli italiani, perché si sentono non solo cittadini, ma con-cittadini. E questo loro impegno civile merita di essere conosciuto.
Un’importante occasione per conoscere le storie e le esperienze dei volontari di origine migrante è il 21° Convegno Nazionale dei Centri Interculturali
IMMIGRATI CON-CITTADINI
Buone pratiche per la vita in comune
24 maggio 2019 – 0re 9.00-18.00
Università RomaTre – Aula Magna – Via Principe Amedeo 182/B, Roma
Sarà possibile incontrare i migranti che singolarmente, in gruppi spontanei o nelle associazioni si prendono cura delle città e dei beni comuni, propongono arte, sport, cultura, formazione per adulti e bambini, creando occasioni di dialogo interculturale e arricchendo la comunità di conoscenza e relazioni.
Ci saranno di Akpeje Labilè e Biam Combey Tevigan, volontarie in Africa: grazie all’associazione Maison de la femme, nel cuore di Lomé, in Togo, insegnano alle concittadine più povere e analfabete. La loro piccola scuola si chiama CEVA (Cellula di Valorizzazione) ed è attiva nel grande mercato della capitale, dove le revendeuse girano tutto il giorno per vendere la loro merce. I corsi si tengono nelle ore più calde, quando le acquirenti se ne vanno.
Soulayman Sangore e Abdo Ageza sono tutor volontari di Sport Senza Frontiere: durante l’anno insegnano le discipline sportive a bambini e ragazzi che frequentano gratuitamente i centri polisportivi di Sport Senza Frontiere, e d’estate sono impegnati al Terminillo nel Joy Summer Camp, che ospita i bambini delle zone terremotate.
Anche Ihab Talaat è un egiziano, ha 35 anni, ed è redattore volontario di “Radio web on the move” di Casa Scalabrini 634. Si occupa della trasmissione “Fermata Italia”, dedicata alla storia di migranti dallo “sbarco” all’autonomia raggiunta in Italia. Ihab è anche mediatore culturale del Centro Astalli.
I Bhangra Brothers sono sei indiani del Piunjab, che dal 2010 propongono corsi di danza gratuiti: sono rivolti a mamme e bambini, oltre che agli studenti della scuola di italiano dell’associazione Percorsi di Pontinia.
Babakar ha 24 anni e viene dal Senegal. Durante la settimana lavora, ma il sabato fa volontariato, insegnando nel laboratorio “Taglia e cuci in tutte le lingue del Mondo”.
Alcuni migranti di Laboratorio 53 accompagnano i visitatori in quattro quartieri di Roma: Piazza di Spagna, Termini, Piazza Vittorio, Trastevere. Hanno realizzato delle audio-guide con le quali accompagnano il visitatore a guardare la città con gli occhi dei migranti.
Monica, messicana, laureata in Italia, ama le lingue. È volontaria nell’associazione Dialogo di Aprilia, con la quale dal 2018 il sabato gestisce un laboratorio di italiano per una decina di bambini di diverse nazionalità, delle scuole elementari e medie. Altre volontarie migranti sostengono Dialogo nelle varie attività.
Anche il servizio civile è un’ottima occasione per iniziare il proprio percorso di impegno sociale.
Roberto Ademi,ha 28 anni, è nato e cresciuto nel campo del Casilino ‘900, oggi sbaraccato. In due biblioteche del Comune di Roma, a San Basilio e Ponte Galeria, con “Letture ad alta voce” invoglia bambini e genitori a scoprire il valore la lettura dei libri. Con Tariana Diogo, angolana, portano anche i libri nelle case.
Mamadou Diallo viene dalla Guinea, ha 25 anni e fa il servizio civile presso l’Associazione Ciao (Centro per l’integrazione, l’accoglienza e l’orientamento) nella periferia di Acilia. Diallo è un informatico e sta lavorando alla pagina web del Ciao, inoltre è animatore della squadra di calcio Resto del Mondo dell’associazione. Nelle scuole medie e superiori racconta ai ragazzi il suo viaggio per venire in Italia.
Sono solo alcuni esempi, cui se ne potrebbero aggiungere molti altri: le loro storie sono raccontate nel sito della Rete Scuole Migranti, a questo link: scuolemigranti.org/con-cittadini/
L’evento “Immigrati con-cittadini” è promosso da Rete Scuolemigranti, Università RomaTre, Oxfam Italia, Centro Interculturale Città di Torino, Centro COME.
Oltre al racconto delle storie e alle riflessioni dei volontari migranti, sarà possibile ascoltare il professor Francesco Remotti, antropologo dell’Università di Torino, sul tema “L’arte della convivenza”. Coordina gli interventi il professor Massimiliano Fiorucci, Direttore Dipartimento Scienze della Formazione, Università RomaTre.