RADICI – Cosa vediamo in un albero? Il tronco, i rami, le foglie, i fiori e, se arriva ad esprimersi pienamente, i frutti. Tutto quello che vediamo di un albero è il risultato dello sviluppo delle sue radici e da quanto esse siano ben radicate nel terreno.
Per salvare un albero da una terra morente lo si estrae insieme alle sue radici ma se si vuole ucciderlo sappiamo bene che lo si separa, tagliandolo di netto, dalla propria base. Una vita tagliata è come un albero che non ha potuto esprimersi pienamente. Una vita che viene spezzata sfuma e si perde nel tempo ma le sue radici, proprio come quelle di un albero, restano nella terra e sono storia.
E’ quanto accade in RADICI, dove storie sepolte e quasi dimenticate sono capaci di riemergere e provocare i loro effetti ancora oggi, grazie alla loro forza vitale che le spinge fuori dal terreno. Una forza vitale che deriva soprattutto dal loro essere diverse dalle altre, ed è proprio la “diversità” la tematica che viene affrontata nell’opera. Per raccontarla viene utilizzato un punto di vista estremo, tipico di un periodo storico in cui la diversità è stata oggetto di ghettizzazione, deportazione e sterminio.La diversità si declinerà attraverso una serie di monologhi che si susseguiranno offrendo ogni volta un punto di vista differente, e portando alla luce storie spesso dimenticate dello sterminio.
Un’ opera che ha un intento divulgativo rispetto ad un passato che fatica a passare, e che vuole recuperare storie ormai dimenticate ma ancora capaci di generare una riflessione su quanto è accaduto e quanto accade, cercando di trovare una connessione ultima con il razzismo presente e denudare l’umano in modo da scoprire che nudi, in quanto abitanti dello stesso pianeta, siamo tutti simili.
Antonio Anzillotti De Nitto inizia la sua carriera nel 2009 interpretando diversi ruoli da protagonista in molte opere teatrali. Tra il 2012 e il 2014 inizia a dirigere e interpretare diverse performance sul tema della disabilità, rielaborando alcuni testi presi dal cinema e dalla narrativa che propone durante convegni scolastici ed eventi universitari.
Con i suoi monologhi, in collaborazione con alcuni musicisti, recita in diversi contesti (festival di strada, locali, spazi culturali, teatri off, ecc) e in varie città. Nel 2016 il suo monologo La Verità sulla Pillola dell’Identità vince la V edizione di “Attori DOC – Premio Luigi Vannucchi” nella categoria “Giuria Giovani” e raggiunge il secondo posto nella categoria “Giuria Critica” presieduta da Glauco Mauri. Nel 2018 con la Bradipudine, secondo monologo in chiave tragicomica, scritto, diretto e interpretato, vince il concorso “Monologando Padova”.
Dal 2017, dirige e interpreta Rukelie, monologo tratto dal racconto di Peppe Millanta e primo studio di una serie di racconti che farà parte di un unico spettacolo attualmente in preparazione e che ha debuttato al “Roma Fringe Festival” 2019 con il titolo Radici, arrivando in finale al “Fringe” e aggiudicandosi una Menzione Speciale.
Tra il 2017 e 2018 il primo personaggio, Rukelie, si aggiudica diversi premi in tutta Italia, tra cui il “Premio Settimia Spizzichino e gli anni rubati” (Miglior Monologo, Regia, Attore) e il “Premio Teatrale Nazionale Franco Angrisano” (Miglior Attore).
Al teatro accosta il lavoro cinematografico con progetti perlopiù indipendenti. A breve, passando obbligatoriamente dai festival, uscirà il suo primo film da protagonista per la direzione di un altrettanto giovane regista romano.
Attualmente è in tournée con Radici e con Futuro anteriore, regia Giulio Costa, drammaturgia Margherita Mauro, Produzione Ferrara Off – PROGETTO VINCITORE DEL BANDO SIAE “SILLUMINA” 2018.
L’Associazione Culturale Möbius nasce nel cuore di Roma come una wunderkrammer contemporanea, uno spazio dedito alla promozione della cultura, delle arti e del dibattito.
Inaugurato il 15 marzo, ospita artisti di tutti i generi, cercando di fondere arte visiva, teatro e musica.
L’ingresso a Möbius è riservato ai soli soci. La quota associativa annuale è di 15 EURO, con consumazione offerta.
Per lo spettacolo teatrale il costo del biglietto è di 12 euro e non è obbligatorio il versamento della quota associativa.
Lo spazio apre alle 18 per aperitivo.
Fonte Ufficio Stampa Associazione Culturale Möbius