Solo cose belle”, il film-manifesto dedicato al rispetto delle diversità, dall’8 maggio nelle sale di Roma
Il regista Kristian Gianfreda: « Ho voluto raccontare tutta la bellezza che si nasconde dietro gli ultimi della società e che trasforma la diversità da ostacolo in risorsa»
Due mondi destinati a scontrarsi e che invece si incontrano sfidando pregiudizi e convenzioni sociali: un paesino sonnacchioso dell’Emilia Romagna alle prese con le elezioni comunali, e una casa famiglia che fa da cornice alle vicende di un gruppo di persone con un passato difficile alle spalle, ma spinte da una grande voglia di riscatto. Sono loro i protagonisti del film “Solo cose belle”, che dall’8 maggio sarà in programmazione al cinema Aquila a Roma, in via l’Aquila 66. E nella giornata inaugurale, alle 21 e 30, sarà proprio il regista Kristian Gianfreda insieme al cast e alla produzione a introdurre in sala la pellicola, una vera e propria sfida che coi toni brillanti della commedia all’italiana vuole raccontare la paura del “diverso”, del disabile, dell’immigrato, ma anche le risorse che possono scaturire dal superamento di timori e pregiudizi. A partire dal 9 maggio il film sarà proiettato anche in tante altre città del Lazio (qui l’elenco completo delle sale > https://www.solocosebelleilfilm.it/#sale-proiezione).
“Solo cose belle” è stato presentato in anteprima lo scorso 7 dicembre a Rimini, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e sarà presentato in Senato il prossimo 7 maggio alle 15.30. Ora Roma ospiterà una delle numerose tappe di un tour che prevede una distribuzione in tutta Italia con tante proiezioni-evento. Occasioni per accostarsi con uno sguardo inedito a un tema che nel nostro tempo diventa ogni giorno più cruciale.
«Il film – spiega il regista – è un manifesto dedicato al valore delle differenze, alla lotta contro l’emarginazione e alla bellezza racchiusa nel superare la paura della diversità, specialmente in un momento storico e politico come quello che stiamo vivendo. È una commedia che vuole raccontare l’emarginazione e la diversità con leggerezza e con delicatezza, senza però mai perdere di vista la realtà». Al centro, come detto, troviamo da un lato un paesino romagnolo alla alla vigilia delle elezioni comunali, e dall’altro una casa famiglia in cui si muovono i personaggi più differenti: una mamma e un papà, un richiedente asilo appena sbarcato, un’ex-prostituta, un giovanissimo ex carcerato e due ragazzi con gravi disabilità.
A scatenare la “collisione” tra i due mondi è Benedetta (Idamaria Recati), la figlia sedicenne del sindaco (Giorgio Borghetti), che a dispetto delle convenzione sociali del mondo da cui proviene si innamora del giovane ex carcerato Kevin (Luigi Navarra), creando scompiglio nell’intera comunità. Ma sarà proprio la conseguente reazione a catena fatta di sospetti, lacrime, risate e sgomberi a far venire alla luce la bellezza dell’accoglienza e l’importanza della solidarietà. Intrecci inaspettati, rapporti contrastati e personaggi bizzarri diventano il sorprendente collante tra un paesino ancorato alle proprie convenzioni e un luogo popolato da coloro che vengono spesso etichettati come gli “sbagliati” e i “superflui”. Finché legami inattesi si trasformano in opportunità.
Nel cast, oltre a due giovani attori emergenti – Recati e Navarra – anche tanti professionisti come Giorgio Borghetti, Carlo Maria Rossi e Barbara Abbondanza. A loro si sono aggiunti Marco e Ciccio, due ragazzi disabili che vivono in una delle strutture della Comunità Papa Giovanni XXIII – la realtà fondata da Don Oreste Benzi che ha ispirato la pellicola grazie alle sue strutture di accoglienza presenti in tutto il mondo – e che hanno preso parte al film interpretando se stessi: «Con loro – sottolinea il regista – si è spesso lasciato, durante le riprese, che le cose semplicemente accadessero, che le reazioni fluissero spontanee e che le emozioni fossero autentiche».
Maggiori informazioni sul sito solocosebelleilfilm.it