Perché non ho mai un momento di tranquillità? La risposta più plausibile è che abbiamo tutti, chi più o chi meno, una percezione falsata della realtà che ci circonda.
Il grande paradosso è che viviamo in un’epoca che ci offre milioni di opportunità di conoscenza eppure siamo schiavi di un algoritmo che sulla base delle pagine che abbiamo visitato ci propone i “contenuti” che ci potrebbero interessare. La tendenza è di essere sempre più rinchiusi nelle nostre convinzioni e quando queste sono basate su ignoranza e pregiudizi lì scatta il corto circuito.
Siamo tutti concentrati sul nostro ombelico eppure è sempre più difficile inquadrare noi stessi, il nostro aspetto estetico, la nostra emotività, la sottile differenza tra quello che siamo e quello che vorremmo essere.
Se è così complesso trovare e accettare la verità proviamo almeno a riscoprire il valore catartico della nostra sincerità. Non c’è nulla di più divertente della nostra ipocrisia, e così provo a squarciarla raccontandovi tutte le mie schizofrenie, che si manifestino a bordo campo durante una partita di calcio di mio figlio o alle prese con il ricordo salvifico di una ballerina conosciuta a vent’anni.
Si parla e si scherza su quanto sia faticoso lasciarsi sopraffare dalle nostre passioni e su quanto è difficile far digerire la musica rock alla propria moglie.
Si parla e si scherza sulle mie difficoltà a rapportarmi con il razzismo e il bullismo, come comico, e soprattutto come padre di un bimbo biologico biondo platino e di una bimba di colore adottata in Etiopia.
E alla fine, forse per trovare l’ “artefice” di tutte queste fragilità così umane e reali, si parla e si ride anche del ricordo di una madre. La mia, come avrete intuito.
Non c’è mai pace tra gli ulivi
dal 3 al 4 maggio
Presentato da Savà srl
Attori: Antonio Ornano
Regia: Davide Balbi
Scritto da: Antonio Ornano, Carlo Turati, Simone Repetto, Matteo Monforte
Teatro Ambra Jovinelli
Via Guglielmo Pepe, 45 – Roma
Infoline: +39.06.83082620 – +39.06.83082884