Atelier Montez e Ambasciata del Regno del Marocco: la mostra dell’artista marocchino Cheikh Zidor

Atelier Montez e Ambasciata del Regno del Marocco – Apre stasera la mostra dell’artista marocchino Cheikh Zidor
Prosegue, presso l’Atelier Montez, ArtMed, la rassegna delle più innovative tendenze di arte e dal Mar Mediterraneo, ideata da Gio Montez curata da Marcella Magaletti. Durante l’appuntamento di stasera, organizzato con la collaborazione dell’Ambasciata del Regno del Marocco, sarà anche presente S.E. Hassan Abouyoub, Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia.

Si svolgerà stasera, lunedì 15 aprile, dalle ore 18, presso l’Atelier Montez, in via di Pietralata, 147/A, Roma, la presentazione delle cinque nuove opere dell’artista marocchino Cheikh Zidor. Queste sono state realizzate durante la sua residenza produttiva e artistica, durata due settimane, prevista per ArtMed, la rassegna delle più innovative tendenze di arte e cultura dal Mar Mediterraneo, ideata da Gio Montez e curata da Marcella Magaletti. Durante l’appuntamento di lunedì, organizzato con la collaborazione dell’Ambasciata del Regno del Marocco, sarà presente non solo l’artista, ma anche S.E. Hassan Abouyoub, Ambasciatore del Regno del Marocco in Italia. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 18 alle 22, sino a lunedì 29 aprile.

“Le tele di Zidor – spiega la curatrice Marcella Magaletti – nascono dall’esplosione di una forza primordiale proveniente dall’io più intimo e profondo dell’artista stesso. Per mezzo di queste esplosioni di colore, l’artista ci guida in un viaggio spirituale che attraversa ricordi e suggestioni, seguendo un percorso aniconico che acquista la forma di una melodia, di cui cromatismo e sfumature sono gli accordi”.

CHEIKH ZIDOR – Nato a Fès, in Marocco, Cheikh Zidor conclude brillantemente i suoi studi presso l’Istituto Nazionale di Belle Arti di Tétouan nel 2001. Educatore presso l’Institut Spécialisé de Formation aux Métiers de l’Action Sociale a Fès e in seguito insegnate d’arte a Rabat, ha partecipato a diverse mostre collettive e personali di livello internazionale come quella svoltasi presso la Cité Internationale des Arts di Parigi nel 2010. Il suo lavoro è frutto di una grande ricerca riflessiva che si fonda su vari livelli (il tratto, il cromatismo, i motivi e i materiali utilizzati, i punti di vista) e stupisce per la sua fattura astratta. Tramite il trattamento della superficie della tela, spazio texturale in cui si uniscono materia e colore, egli indaga la propria interiorità.

UN DIALOGO LUNGO 7 ANNI – L’obiettivo principale di tale residenza è quello di continuare il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo, Italia e Marocco, avviato da Gio Montez già nel 2012, e rafforzarlo tramite lo scambio di esperienze maturate dagli artisti. Frutti di questa preziosa collaborazione, la mostra “IncontriFés 2012”, durante la quale è stata presentata la prima personale di scultura di Giò Montez intitolata “Le Nouvelle Palmeraie”, “Medina Florissant (2013)”, “IncontriFés 2014” e la residenza d’artista svolta da Gio Montez nel Kassr Annoujoum (Fes) in Marocco nel 2016. Da quest’ultima è stata organizzata la bipersonale di Gio Montez e Cheikh Zidor, “Deux artistes au confront”, curata da Marcella Magaletti presso la “Galleria Aqua”. Sino ad arrivare alla mostra “Exempla(2016)”, finora la più importante, presso la galleria Bab Rouah di Rabat.

Un ulteriore obiettivo è quello di installare permanentemente “La nouvelle palmeraie”, realizzata da Gio Montez nel 2012, nel cortile della Biblioteca Nazionale di Rabat. Con l’intermediazione dell’Ambasciata del Regno del Marocco in Italia, Atelier Montez sta lavorando al trasferimento dell’opera e alla sua ricollocazione. “Sarà realizzata – spiega Gio Montez – una struttura a podio in cemento armato che pone al centro una fontana e delle sedute; attorno a queste saranno collocate le palme in cemento che costituiscono l’installazione, dando forma così ad uno spazio abitabile, una oasi di cemento”.

TURI SOTTILE – Il primo artista “ospite” delle residenze dell’Atelier Montez è stato il siciliano Turi Sottile (Acireale, 1934), che ha terminato la sua fase artistica giovedì 21 marzo, durata circa tre settimane. “Un arco temporale sufficiente non soltanto per l’artista di produrre due tele, le più grandi da lui finora prodotte – spiega il responsabile del polo artistico Gio Montez – ma anche per noi di avviare i rapporti col Comune di Acireale affinché Turi avesse un suo spazio espositivo proprio nella sua terra. Lo stesso Sindaco Stefano Alì ha confermato la sua intenzione, e ci lavoreremo finché non ci riusciremo”.

LE RESIDENZE DI ARTMED – Gli artisti ospiti, durante queste residenze, hanno la possibilità di interagire con il contesto sociale e cultuale locale, per poi creare le proprie opere, da promuovere successivamente in ambito internazionale. I temi su cui si confrontano sono quelli previsti dal progetto “SmartMED”, presentato da Roma Capitale alla call “Smart Cities and Communities” di Horizon 2020. Per questo i soggetti delle opere sono legati ad argomenti quali la rivoluzione industriale 4.0, la progressiva digitalizzazione dei processi di comunicazione, il pericolo del riscaldamento globale, la mobilità sostenibile e l’utilizzo di energie pulite. Gli artisti possono vivere personalmente il cambiamento sul territorio al fine di poterlo comprendere e replicare nel Paese di provenienza facendosi testimoni di questo processo.

LA LOCATION – Atelier Montez, sito in via di Pietralata 147/a a Roma, è una fabbrica dell’arte contemporanea nata nel 2012 dalla riqualificazione di un relitto urbano fra la Riserva Naturale dell’Aniene e la periferia storica di Roma, Pietralata, realizzata su progetto dell’Artista Gio Montez, Giacomo Capogrossi e dell’Architetto Francesco Perri. La sua mission è quella di contrastare l’espansione incontrollata della periferia urbana offrendo consone attività culturali e creando una immagine e una identità caratteristiche e condivise col territorio di riferimento, attraverso rassegne culturali, produzioni artistiche, artigianato e altri ad alta inclusione sociale.

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