Roma “Sulle tracce della Grande Madre”
Il 22 marzo tra arte, storia, musica, danza e meditazione, venerdì al Macro Asilo incontro in due sessioni: alle 11 e alle 15.
Arte, storia, musica, danza e meditazione. Si terrà venerdì 22 marzo al Macro Asilo di Roma “Sulle tracce della Grande Madre”, un percorso culturale alla scoperta dell’energia presente in ogni essere umano. L’incontro, dedicato all’archetipo più antico nell’arte orientale e occidentale, si svolgerà in due sessioni (mattutina e pomeridiana) nella struttura museale in via Nizza 138.
L’inziativa è organizzata dall’associazione Sahaja Yoga Italia, partner ufficiale dell’Unesco, che promuove la pace e l’integrazione tra le culture del mondo attraverso la meditazione. L’ingresso è gratuito.
Il programma prenderà il via alle 11 all’auditorium del Macro Asilo con la conferenza “Appunti sull’archetipo della Madre nella storia dell’arte occidentale”. Interverrà il critico e scrittore Adriano Ercolani, che illustrerà i principali riferimenti al principio materno presenti nella nostra cultura millenaria, mettendoli in relazione con l’antica conoscenza orientale di un’energia Madre “nascosta” negli uomini e nelle donne dalla notte dei tempi.
Alle 15 si passerà quindi alla musica e alla danza indiana nel foyer della struttura. Sul palco il percussionista Manish Madankar e la danzatrice Valeria Vespaziani. Verranno eseguiti pezzi classici della tradizione orientale (ragas) capaci di infondere gioia e benessere in chi li ascolta. Mentre la musica occidentale, infatti, nasce soprattutto come espressione del pensiero e delle emozioni umane, la classica indiana cerca la connessione con le forze della natura e le risorse interiori della persona. Si potranno apprezzare il ritmo delle tabla, le raffinate percussioni orientali a doppio tamburo, e due stili di teatro-danza, che raccontano suoni ed emozioni attraverso il linguaggio gestuale tipico della cultura indiana: il BharataNatyam, proveniente dal sud dell’India e legato ai testi sacri in lingua sanscrita e il Kathak, nata dai cantastorie delle culture nomadi del nord e diventata una forma di intrattenimento laico che unisce epica induista ed elementi della cultura musulmana.
Per informazioni e prenotazioni consultare la pagina FB SahajaYogaRoma o chiamare il 388.2563592.
Sia la mattina che il pomeriggio sarà possibile sperimentare la meditazione come strumento per acquisire una maggiore consapevolezza del proprio patrimonio interiore. Una conoscenza che porta ad accrescere le capacità di equilibrio e integrazione, per essere più connessi con il mondo che ci circonda e consapevoli dell’arte e della storia intorno a noi. Si potranno provare alcune tecniche del metodo Sahaja Yoga, suffragate da una vasta letteratura medico-scientifica, per riattivare il sistema energetico e raggiungere uno stato di pace ed equilibrio a livello fisico, mentale ed emozionale.
Sahaja Yoga (dal sanscrito, “yoga spontaneo”) è un metodo di meditazione sviluppato nel 1970 da Shri Mataji Nirmala Devi (India 1923 – Italia 2011) e oggi diffuso in oltre centodieci Paesi del mondo. Il metodo Sahaja Yoga, proposto come forma di volontariato in vari ambiti (scuole, università, aziende, carceri, ospedali), è scelto come partner ufficiale dell’Unesco Center For Peace: “Se non c’è pace dentro di noi – si legge nelle motivazioni – come possiamo sostenere la pace globale?”.
L’Associazione di promozione sociale Sahaja Yoga Italia organizza corsi gratuiti di meditazione in tutta la Penisola.
Per ulteriori informazioni consultare la pagina FB SahajaYogaItalia e il sito web Sahajayoga.it.
Fonte: Ufficio stampa Sahaja Yoga Italia