Venerdì 15 marzo alle ore 19.30 proiezione gratuita fino a esaurimento posti, a seguire incontro con il regista, la giornalista Fulvia Caprara e il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury
Roma, 13 marzo 2019 – Sarà l’occasione per fermarci a riflettere su una questione di cui si sa pochissimo nel nostro Paese, ma che rispecchia in modo esponenziale la delicata situazione degli equilibri internazionali. Venerdì 15 marzo alla Casa del Cinema si parlerà di Myanmar grazie ad un imperdibile appuntamento con il regista candidato al Premio Oscar Barbet Schroeder (Barfly, Il mistero Von Bulow), in Italia fino al 18 per la presentazione del suo nuovo attesissimo documentario IL VENERABILE W.
La Casa del Cinema avrà l’onore di aprire questo tour di presentazione con la proiezione del film alle ore 19.30 e il successivo dibattito con il pubblico alla presenza del maestro, della giornalista Fulvia Caprara e del portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury. Nei giorni successivi il tour proseguirà con l’appuntamento alla Cineteca di Bologna di sabato 16 (ore 21) e quello di domenica 17 a Milano, al Cinema Anteo (ore 11) e allo Spazio Oberdan (ore 16.30), in attesa dell’uscita nelle sale del 21 marzo, giorno in cui si celebrerà la Giornata Internazionale contro la discriminazione razziale.
IL VENERABILE W. svela la figura e il percorso di Wirathu, maestro buddhista birmano che predica “la protezione della razza e della religione”, esortando al massacro del popolo musulmano dei Rohingya. A contatto con questa realtà, il regista si chiede come una filosofia così pacifista e tollerante come il Buddhismo, da lui stesso praticata, possa provocare tali degenerazioni nell’animo umano. Attraverso un’intervista esclusiva con Wirathu, Schroeder ci porta dolorosamente a conoscenza di una situazione pressoché sconosciuta in Italia, ma che si ripercuote su ogni Paese, per quanto geograficamente lontano.
Lo sconvolgente film di Schroeder, distribuito in Italia da Satine Film (attualmente in sala con Un valzer tra gli scaffali), è un documento molto importante di informazione e sensibilizzazione in merito a quanto è accaduto e sta tuttora accadendo nello stato orientale, ovvero il genocidio dei popolo musulmano dei Rohingya, occultato dalle autorità locali ma denunciato dagli organi di informazione e dalle più importanti organizzazioni internazionali.
E’ proprio per l’importanza delle tematiche trattate che Amnesty International ha conferito il suo Patrocinio all’iniziativa con la seguente motivazione del Portavoce Noury: “La domanda, dopo ogni genocidio, crimine contro l’umanità, pulizia etnica, è sempre la stessa: come è potuto accadere? Per quanto riguarda i Rohingya, in questo film c’è la risposta”.