Mostra “Dicòtomo – Punto rosso” di Michele Marinaccio presso 28 Piazza di Pietra Fine Art Gallery Roma

Michele Marinaccio Dicòtomo – Punto rosso
A cura di Roberta Melasecca,  con il supporto di Interno 14 next
Con la partecipazione di Lorenzo Massotti

Il giorno 6 marzo 2019 alle ore 18.30 inaugura, presso gli spazi di 28 Piazza di Pietra Fine Art Gallery, la mostra Dicòtomo – Punto rosso di Michele Marinaccio a cura di Roberta Melasecca.

In mostra una serie di lavori pittorici e fotografici, pensati specificatamente per la galleria, nella quale sarà presente anche la partitura site specific Piume, realizzata dall’artista su di una parete dello spazio espositivo. “In una semiotica sincretica costituita da persone e cose, ogni luogo può essere considerato una spazializzazione della memoria che contiene in sé la capacità di essere narrato. Ogni individuo che vive, abita o semplicemente attraversa un luogo lo investe di valore e senso e si instaura così un legame tra spazio e singolo, tra spazio e società che modifica e rende variabile il rapporto tra forme dell’espressione e forme del contenuto. Ogni luogo è soggetto, dunque, a continue operazioni di riscrittura semiotica ed in esso sono disseminate impronte e tracce che raccontano storie e rivelano segni. (…)

Dicòtomo evoca segni e tracce all’interno di una distesa di spazi e definisce una mappatura di ombre, riflessi, impronte cristallizzate per pochi attimi. Vagando in ambienti domestici e intimi o luoghi aperti e pubblici, Michele Marinaccio raccoglie immagini, istanti impressi, orme che si collocano in una dimensione estetica tra evocazione del reale e visione immaginaria. Ricordi, storie e pensieri si frantumano, dissolvendo atmosfere, forme, colori in un tempo che ha la durata di uno sguardo. Nulla ha intenzione didascalica ma concorre a determinare un corto circuito tra immagini e luoghi, dove fermo rimane il respiro e sospesa e dilatata la mente. In un paesaggio costruito di ambientazioni silenti o forse non ancora abitate, l’artista, quasi un Goethe contemporaneo, guarda le trame sottili con leggerezza ed ironia e scopre nella piuma il suo elemento di orientamento, l’ago di una bussola che lo conduce in qualsiasi luogo e tempo e che, contemporaneamente, acquista l’estensione del coinvolgimento. (…)

L’artista ci conduce per mano verso un ignoto non immaginato: ogni sferzata di luce è istantanea, ogni memoria si impone in un tempo capriccioso, irriverente o disteso, ogni azione rivela il suo essere nella contingenza. (…) In tutte le opere presentate, Marinaccio indaga e riporta in superficie i tracciati e i solchi di strade e percorsi della città di Roma, dichiarando forte la sua stessa presenza anche mediante l’utilizzo della simbologia, come quella dell’occhio, in una sorta di dichiarazione “servono occhi per guardare ed un corpo per assorbire”. Attraverso l’arte del rilevare e rivelare, l’artista narra di storie recondite, sconosciute o dimenticate, introducendo emblemi, suggestioni, dettagli, scanditi dall’evoluzione delle piume e dalla numerologia sottesa in ognuna di esse.

L’opera site specific, realizzata appositamente per la Galleria 28 Piazza di Pietra, è una partitura pittorica di piume che viene costruita a partire da un dettaglio personale di chi abita il luogo stesso: il numero 28, in questo caso, viene parcellizzato e scomposto in un circuito dapprima orizzontale, poi ondulatorio, caotico e vorticoso, riproducendo toni acuti, bassi ed isolati, fino a cadere nell’abisso del silenzio. Il segno del dorso della mano che si tramuta in piuma esorcizza l’azione e supera le ombre che attraversano la coscienza; nella piuma è racchiusa la brillantezza, la trasparenza, la solidità, l’armonia: essa rivela una energia inconscia, un labirinto di emozioni ed improvvisi presagi. Nel dissolvere piume, nel fissare segni e punti, nel proferire parole sottese nel vuoto e congelare istanti di luce e vicine oscurità, l’artista disegna uno sguardo sulla fragilità umana, sperimentando quell’essere dicòtomo, diviso in due parti, e catturando rimembranze e attualità di un lieve e inquieto flusso di vite contigue.”

Durante il vernissage il maestro Lorenzo Massotti eseguirà una improvvisazione per viola, ispirata ai numeri 4, 7, 28 della partitura Piume, nella quale 4 sono i movimenti, 7 le note originate dalle piume, 28 elemento numerico del luogo.

 

INFO
Michele Marinaccio
Dicòtomo – Punto rosso
A cura di Roberta Melasecca
Con il supporto di Interno 14 next
Inaugurazione 6 marzo 2019 ore 18.30
28 Piazza di Pietra Fine Art Gallery – Piazza di Pietra, 28 – Roma
Fino al 26 marzo 2019

Orari: dal lunedì al sabato 11-13 / 16-20 chiuso domenica e lunedì mattina

fonte: Ufficio Stampa Roberta Melasecca – Melasecca PressOffice – Interno 14 next

 

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