Domenica 24 febbraio alle ore 21.00 va in scena sul palcoscenico dell’Ivelise “Mi chiamo Agata”, uno spettacolo che tratta il fenomeno della violenza sulle donne, una piaga ancora attuale che continua ad affliggere la società.
Storie di donne, dal passato ai giorni nostri, per la drammaturgia e la regia di Lina Giuffrida e la presenza in scena della stessa Giuffrida con Elisea Bontempo, lo spettacolo offrirà anche momenti di teatro – danza. Questo consentirà allo spettatore di vivere e conoscere le vicende umane di tre donne accomunate dal nome Agata e dal fenomeno della violenza.
Sinossi
Tre donne, tre storie diverse ma accomunate dal fenomeno/piaga della violenza e dal nome “Agata”.
Agata è anche il nome della Santa protettrice della città di Catania, venerata moltissimo dai Catanesi. Sullo sfondo delle tre storie e a fare da legame è la vicenda di Sant’Agata. La figura di Agata non è soltanto la giovanissima vergine che si consacra a Dio e si immola al suo carnefice – il Proconsole romano Quinziano che la vuole per se costringendola ad abiurare al Cristianesimo – ma è soprattutto il simbolo di tutti i perseguitati, di tutti coloro che pagano con la vita il diritto ad esigere la propria libertà di pensiero e a mettere in pratica i propri ideali.
Le attrici in scena raccontano (e si raccontano) tre vicende umane drammatiche, mettendo in luce gli aspetti di questo terribile fenomeno a volte “quotidiani”, a volte inimmaginabili e imprevedibili, interpretando più personaggi in prima persona, con ironia, leggerezza e autenticità, dando vita anche a momenti di teatro – danza.
Fonte: Miriam Bocchino Ufficio Stampa Teatro Ivelise