Italia 1 ragazzo su 4 è vittima, diretta o indiretta, di cyberbullismo. Ogni giorno nel 60% delle scuole si registrano eventi di bullismo, fisico e informatico.
Dal 7 febbraio nello store IKEA di Porta di Roma un’installazione immersiva che ricrea una cameretta di un adolescente vittima di cyberbullismo
6 febbraio 2019 – Parole che feriscono e che, grazie all’uso non sempre consapevole della rete e la diffusione di mobile device e social media, si amplificano ed entrano nelle nostre case seguendo gli adolescenti fin dentro le loro stanze. È il cyberbullismo, fenomeno che in Italia coinvolge circa 1 ragazzo su 4*: una forma di violenza pervasiva che coinvolge i più giovani e annulla i confini fra reale e virtuale entrando fra le mura domestiche ed abbattendo quelle barriere che una volta rendevano la casa un luogo protetto e sicuro in cui rifugiarsi.
Partendo da questa considerazione IKEA Italia, da sempre impegnata in difesa di una vita in casa basata sull’armonia, il rispetto e le relazioni sane, ha deciso di promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione sul cyberbullismo in collaborazione con Parole O_Stili – Associazione che si occupa dell’educazione al corretto uso delle parole sui canali digitali – in occasione della Giornata contro Bullismo e Cyberbullismo che si celebra il 7 febbraio.
La campagna prevede diverse iniziative rivolte alle scuole, ai clienti e collaboratori di IKEA e alla web community. Con Parole O_Stili IKEA ha realizzato il progetto didattico“Prendiamo le misure al cyberbullismo”, rivolto al mondo della scuola secondaria. Insegnanti e studenti si confronteranno sul tema grazie a un originale strumento didattico: un “metro” attraverso il quale potranno “misurarsi” con il cyberbullismo, con domande e spunti di discussione per riflettere insieme e far comprendere ai ragazzi che si può scegliere di prendere posizione contro il cyberbullismo ed esercitare una influenza positiva sui propri compagni. Ai ragazzi saranno presentate diverse situazioni in cui dovranno scegliere il comportamento più corretto discutendo con i propri insegnanti e fra loro.
Nello store IKEA di Porta di Roma, dal 7 al 10 febbraio, sarà presente un’installazione che ricrea la cameretta di un adolescente, uno spazio personale insieme reale e virtuale: i visitatori potranno accedere solo dopo aver superato una tenda su cui si trova la scritta “sensitive content”, il meccanismo utilizzato dai social per segnalare contenuti che possono urtare la sensibilità degli utenti. Un gesto che, di per sé, rappresenta la scelta di essere spettatore del contenuto sensibile. All’interno un display registra il numero di accessi (così come avviene per le visualizzazioni dei post sui social) e una voce racconta ai presenti cosa si prova ad essere una vittima di cyberbullismo.
Una modalità che colpisce a livello emotivo e vuole stimolare la reazione di chi assiste, per trasferire il messaggio che ciascuno di noi può fare la propria parte per combattere il fenomeno, perchè la responsabilità è anche di chi è spettatore.
“In una società in cui la dimensione di casa è sempre più fluida e i confini delle 4 mura domestiche sono diventate permeabili, il cyberbullismo si insinua facilmente all’interno delle nostre case.” dichiara Alessandro Aquilio, Country Communication Manager di IKEA Italia “Vogliamo puntare i riflettori su questo tema, come player che conosce la casa e vuole che essa sia sempre un posto in cui sentirsi sicuri. Per questo abbiamo scelto di chiedere alle persone di fare qualcosa di più: di non essere più spettatori ma di scegliere di avere un ruolo attivo nel contrastare comportamenti violenti, esercitando un’influenza positiva #PerUnaGiustaCasa. Partiamo dalle parole che possono rappresentare un primo passo per fare la differenza, dentro e fuori dalla rete.”
“Il tema dell’educazione alla cittadinanza digitale è urgente e non possiamo più trascurarlo. Per questo, insieme a IKEA, abbiamo realizzato uno strumento per misurare la consapevolezza digitale dei nostri ragazzi e per aiutarli, a partire da casi concreti, a fare scelte responsabili. È uno strumento semplice ma ricco di informazioni, che si può usare in casa o in famiglia” commenta Rosy Russo, Presidente Parole O_stili “Il cyberbullismo è un comportamento che i ragazzi hanno cominciato a riconoscere discutendone tra loro. Ora dobbiamo creare un contesto sociale in cui si sentano liberi di parlarne pubblicamente, con genitori ed educatori, per trovare insieme soluzioni utili sia a ridurre il fenomeno, sia ad aiutare chi ne è vittima”.
Per dare ulteriore visibilità al tema del cyberbullismo, IKEA ha previsto di coinvolgere i propri canali social, con la diffusione di un video in occasione della Giornata, ingaggiando la community digitale e invitandola ad unirsi alla campagna attraverso l’hashtag dedicato #NotInMyHomePage.
A tutti i clienti degli store IKEA sarà inoltre consegnato materiale informativo, con l’obiettivo di sensibilizzare i visitatori sul proprio ruolo, rendendoli consapevoli che è necessaria una presa di posizione.
IKEA, infine, coinvolgerà anche i propri collaboratori con video seminari e attività dedicate negli store rivolte a tutti i dipendenti.
La campagna si iscrive nel filone di comunicazione #PerUnaGiustaCasa inaugurato da IKEA Italia in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne e che si arricchisce ora di un nuovo tema di rilevanza sociale.