È stato inaugurato a Roma, in via di Settebagni 376, in zona Bufalotta, il Tempio dedicato ai fedeli del culto della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, meglio noti come mormoni. Si tratta del centosessantaduesimo tempio al mondo di questo credo, il dodicesimo in Europa e il primo in Italia (fino ad ora il più vicino era quello di Berna, in Svizzera), e sarà il punto di riferimento non solo per la comunità italiana, ma anche per quelle residenti in molti altri paesi, come Malta, Grecia e Albania.
Un’opera imponente, che ha visto il coinvolgimento di oltre cento aziende per ogni tipo di materiale commissionato, circa 300 operai al giorno impegnati in cantiere, sotto la guida della società italiana Cg Edilcoop, e gli occhi attenti di Maria Camilla Rubei e Dionisio Graziosi, responsabili dell’esecuzione dei lavori.
Il complesso copre circa 6 ettari di superficie, il più grande in Europa, e prevede oltre al tempio anche un edificio polifunzionale, un centro visitatori, una biblioteca e foresteria, oltre ad una grandissima piazza realizzata in marmo e travertino, concepita come un Foro Romano, impreziosita da fontane e giochi d’acqua, aree verdi, aiuole fiorite e ulivi secolari.
Gli esterni del tempio sono in granito sardo con vetrate decorative. Le finiture interne sono fatte con i materiali più pregiati e della più raffinata fattura: marmo, legno e pitture decorative. I lampadari, ad esempio, sono tutti realizzati con vetro di Murano, per un totale di oltre 30 mila pezzi di vetro, assemblati a mano per dare vita ai 200 lampadari. Come tutti i templi della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, anche questo presenta al suo interno caratteristiche tipiche del credo religioso, riscontrabili nel magistrale utilizzo delle luci nelle diverse sale delle ordinanze (funzioni religiose), che crescono di intensità man mano che ci si avvicina a Dio, ma anche elementi caratteristici del luogo che ospita l’edificio.
Ad esempio, le moquettes di molte stanze sono state intagliate a mano, richiamando il disegno architettonico di piazza del Campidoglio, elemento distintivo questo che si ritrova in moltissimi particolari della costruzione, dai soffitti decorati in foglia d’oro, ai pavimenti in marmo, fino alle maniglie delle porte. Su tutte le vetrate artistiche, realizzate in America, invece, possiamo ammirare gli splendidi rami di ulivo, pianta caratteristica dell’Italia, oltre ad avere una forte simbologia cristiana. Una particolarità da notare è che il numero delle foglie aumenta salendo ai piani superiori, a ricreare la disposizione del fogliame sugli alberi reali, e per sottolineare come la vicinanza a Dio renda più ricchi.
La costruzione del tempio, alto in tre piani, per un totale di 18,25 metri e quasi 4.000 metri quadrati di cubatura, ebbe inizio il 23 ottobre 2010. Il 25 marzo 2017 sulla guglia est, alta più di 40 metri è stata deposta la statua dell’antico profeta Moroni. Un’opera imponente, maestosa e innovativa per quanto riguarda le tecnologie impiegate e i materiali scelti, la cui realizzazione rappresentava una sfida importante. Sfida che è stata vinta a pieni voti dalla Cg Edilcoop, che con questo progetto ha dato ulteriore conferma dell’eccellenza del made in Italy, anche nel campo dell’architettura e della progettazione.
Il tempio sarà ufficialmente dedicato per i suoi scopi religiosi nei giorni 10, 11 e 12 marzo 2019. Da quel momento in poi, potranno accedervi solo i fedeli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, o coloro in possesso di permessi speciali. Tutti gli altri spazi, invece, resteranno per sempre a disposizione di tutti i cittadini, che, soprattutto nella piazza e nei suoi spazi verdi, potranno trovare un luogo piacevole in cui incontrarsi e socializzare.
“La grande sfida di questo progetto è stato coordinare le tantissime imprese che hanno operato, provenienti da tutto il mondo, far convivere le differenze culturali, organizzative, è stato molto stimolante, ma alla fine il risultato è eccezionale, un complesso di edifici unico, un lavoro unico dove ingegneria e architettura si fondono con arte e culto religioso. – Hanno dichiarato i responsabili dei lavori, Maria Camilla Rubei e Dionisio Graziosi della Cg Edilcoop – Per la Nostra azienda e le altre aziende italiane coinvolte è stato un modo per confrontarsi con clienti stranieri, modalità organizzative con standard internazionali, modalità progettuali e costruttive spesso lontane dalle nostre, dove il continuo confronto ha portato alla ottima riuscita del progetto. La grande attenzione progettuale, la maniacale attenzione ai particolari, la combinazione tra i materiali è stata oggetto di progettazione spinta, l’utilizzo delle più moderne tecnologie, laser scanner, progettazione 3d, riproduzioni virtuali, insieme alla grande abilità artigiana hanno creato il risultato visibile a tutti”
GLI INTERNI DEL TEMPIO
PIETRA: il marmo Perlato Svevo è la pietra principale utilizzata per i pavimenti, per le cornici, per i muri e per i ripiani di tutto il tempio. È stato estratto e lavorato in Italia da Savema di Pietrasanta (LU).
PAVIMENTI: per i pavimenti del tempio sono stati usati diversi tipi di materiale. Molti dei pavimenti sono di marmo Perlato Svevo, proveniente da Lucca. Il marmo a contrasto è utilizzato per il pavimento del battistero e per la sala dello scalone principale. I motivi sono ispirati alla piazza del Campidoglio, di Michelangelo, situata sulla cima del colle Campidoglio a Roma, e includono l’intrigante disegno ovale dell’artista. Le pietre usate nei motivi del pavimento sono marmo Cenia, estratto in Spagna, e travertino beige mediterraneo, estratto in Italia. Come elementi di contrasto sono stati usati marmo Sky Lark, estratto in Brasile, marmo Emperador Light, estratto in Turchia, e lapislazzuli. In altre aree del tempio sono stati usati marmo Afyon Sugar, marmo e pietra calcarea Jerusalem Gold, estratti in Turchia, e marmo Crema Marfil, estratto in Spagna. La moquette è di tonalità marrone, blu, grigio talpa e verde con motivi a foglia, ispirati agli ulivi del posto. I tappeti della sala celeste e delle sale dei suggellamenti sono bianco sporco con intagli che riprendono gli affreschi ispirati al Campidoglio. La moquette è stata posata ed intagliata da aziende staunitensi
DISEGNI DECORATIVI: i soffitti di tutto il tempio sono decorati con disegni semplici ma eleganti nei colori dell’oro, del blu, dell’avorio e del verde, con alcune foglie dorate. I motivi, ideati ed eseguiti da Iconography dello Utah (USA), sono ispirati all’ulivo, alle foglie di acanto romano e al Campidoglio. Le pareti sono pitturate con intonaco in gesso italiano, e intonaco decorativo è usato nelle sale, nella sala dello scalone principale e nella sala delle spose.
VETRATE ARTISTICHE INTERNE: lavorazioni in vetro sono presenti in diciannove porte, un divisorio decorativo e due lucernari. Benché presenti in tutto il tempio, sono per lo più usate nella sala celeste. Per le vetrate sono stati ideati due motivi principali: uno è un disegno simmetrico astratto e l’altro è lo stesso motivo dell’ulivo usato nei vetri esterni. Le lavorazioni del vetro presentano diverse sfumature.
ILLUMINAZIONE: il tempio ha oltre 200 punti luce decorativi, la maggior parte dei quali in vetro di Murano (VE), con motivi che spaziano da semplici disegni a ciotole intagliate. Nelle sale di istruzione sono presenti nove lampadari fatti di strass di cristalli Swarovski australiani e di fasce d’oro 24 carati. Il lampadario della sala celeste contiene dei prismi rettangolari; la forma del lampadario è ripresa nel lucernario del soffitto. Il lampadario della sala dello scalone principale, ispirato allo scultore del vetro Chihuly, racchiude il motivo a foglie veneziano. Tutti sono stati prodotti da Rocco Borghese di Londra.
LAVORAZIONI IN LEGNO: in tutto il tempio si possono trovare lavorazioni in legno dipinte e colorate. Il principale legno usato è il legno sapelli. Legni di contrasto includono pomellé, anigre, radica e ciliegio. I materiali sono stati forniti da Fondell dello Utah (USA) e installati da Thayne International dello Utah (USA) e Picalarga di Roma.
RINGHIERA DEL FONTE BATTESIMALE: costruita in bronzo e vetro personalizzati; la ringhiera che circonda il fonte battesimale ripresenta il motivo ovale visto in altre aree del tempio.
PORTE E MANIGLIE: le porte sono in legno sapelli, sapelli pomellato e anigre. Alcune porte sono dipinte, mentre molte altre presentano un intarsio con due ovali, uno su ciascuna estremità.
PARETI: la maggior parte delle pareti sono rasate in gesso e dipinte. La tinteggiatura è opera di Nerobutto Tiziano & Francesco di Trento. La carta da parati usata nelle aree maggiormente frequentate è di Professional Painting Company dello Utah (USA).
SOFFITTI: i soffitti sono costituiti da stucchi in gesso e gesso in vetroresina.
OPERE D’ARTE ORIGINALI: gli affreschi presenti nelle sale di istruzione sono di Leon Parson dell’Idaho (USA). Il dipinto presente nel battistero, che raffigura il battesimo del Salva- tore, è di Heather Theurer dell’Oregon (USA).