LOVE’S KAMIKAZE Nell’ambito della Settimana della Memoria
Mercoledì 23 gennaio alle ore 18,00 presso il Teatro Torlonia e con la collaborazione del Teatro di Roma
Emilia Costantini ricorda Mario Moretti
Interviene Francesco Pannofino
A seguire l’editore Yuri Garrett presenta Love’s Kamikaze e racconta come la pubblicazione si debba anche a Suze Rotolo e Bob Dylan.
Alle ore 20,00 va in scena lo spettacolo con Marco Rossetti e Giulia Fiume, regia di Claudio Boccaccini.
Il testo di Love’s Kamikaze edito da Caissa Italia ripropone anche la prefazione che Mario Moretti scrisse per Il teatro politico e civile, una raccolta oggi introvabile di alcuni tra i suoi lavori a sfondo più impegnato. Pubblicare i due scritti ha lo scopo di lasciare la parola a Mario Moretti e presentare così al lettore tanta parte di uno dei padri del teatro romano della seconda metà del Novecento
Naomi e Abdel, ebrea lei palestinese lui, si amano nei sotterranei dell’Hotel Hilton di Tel Aviv. Il loro amore, una volta alla luce del sole, è ormai costretto dalla situazione politica in un «boudoir di cemento», il bunker del locale di controllo della centrale elettrica dove si svolge tutta la scena. Qui, tra un amplesso e l’altro, i due giovani mettono a confronto le loro civiltà divise, toccando, ognuno dal proprio punto di vista, i tanti punti che separano i due popoli, fino alla più amara delle consapevolezze – «Non possiamo sposarci, Naomi» – e al gesto purificatore e idealista con cui lanciano il loro paradossale messaggio di pace: «perché è sempre con i corpi che si scrivono le rivoluzioni».
Mario Moretti (Genova 1929 – Roma 2012) ha dedicato la sua vita al teatro, che ha promosso in Italia e all’estero in più ruoli: drammaturgo, regista, direttore artistico, rappresentante di categoria, traduttore e docente. Autore di decine di opere tradotte in più lingue, ha fondato diversi teatri romani: il Teatro Tordinona il CaffèTeatro di Piazza Navona, il Teatro in Trastevere, e, nel 1982, il Teatro dell’Orologio, che ha poi diretto per trent’anni assieme alla moglie Daniela Rotunno.