Magie comiche, manipolazioni di palloncini, giocolerie, clownerie e la manipolazione di giganti bolle di sapone.
I liquidi utili a preparare la giusta miscela per le bolle non mancheranno di sparire, riapparire, aumentare e diminuire di volume e di consistenza, nascondersi chissà dove per mettere decisamente in difficoltà il loro sempre più indispettito manipolatore.
Tutti i presenti vengono rapiti da un susseguirsi di stupori, emozioni e “grandi risate” anche grazie all’aiuto dei volontari che si cimentano nella giocoleria, nell’acrobalance, nella magia e nel cercare di essere utili al Clown nel presentare uno spettacolo che trova il suo equilibrio nelle radici del teatro di strada e nel teatro fisico.
Un appuntamento al mese, sempre diverso, sempre divertente.
Daniele Antonini
“Ho iniziato a lavorare sul Clown nel 2000: è stata una scelta istintiva. Fin da bambino, come tanti, ero affascinato dalla figura clownesca , il classico ritratto del “clown che piange” mi trasmetteva un senso di autenticità e consapevolezza. Da allora, solo ora, comprendo l’Urgenza che mi spingeva a ricercare qualcosa che andasse oltre la logica razionale. Forse i lunghi e faticosi studi di Ingegneria Elettronica accelerarono questa Urgenza. In un autentico sorriso ho sempre trovato la bellezza e la profondità delle persone, un’occasione per vivere e condividere un momento di gioia. Sembra proprio che il naso rosso e il sorriso siano parte di un linguaggio universale e, in giro per il mondo, questo linguaggio risulta essere sempre di forte e piacevole impatto per tutti.”