Prosegue il ricco calendario di Another Place, la seconda stagione della rassegna dedicata all’incontro delle arti e delle culture, promosso dal brand internazionale di hairstyle ContestaRockHair e curato da Simona Santopaolo. Mercoledì 19 dicembre nel salone di Testaccio – in piazza Santa Maria Liberatrice, 46 -, si inaugurerà Sixtysteps dell’artista Giusy Lauriola, che sarà aperta la pubblico fino al prossimo19 marzo 2019.
Sixtysteps è un lungo romanzo visivo di donne, un racconto attraverso le tele che ruota attorno alla figura femminile, tema molto caro alla Lauriola., che è di fatto divenuta il perno di una ricerca maturata negli anni e frutto di un confronto introspettivo e poi comparativo esplicitato su supporto pittorico. Nelle opere che si potranno visionare in questa personale, ritroveremo la poetica visiva sviluppata dall’artista, un percorso fatto di donne e di tele che il curatore e storico dell’arte Carlo Ercoli definisce nelle sue note: «figure sinuose che affrontano lo spazio bidimensionale, ritmando ogni centimetro a disposizione e azzerando il tempo. Sogno, quindi, non come atmosfera ideale ma come dimensione sospesa dove lo spaziotempo è stravolto e le attrici si librano sulla superficie illudendo lo spettatore di un flebile contatto».
Una donna inafferrabile quella che questa artista propone e che rappresenta, con la sua opera, un approfondito spaccato sociale, evocando il destino che ciascuna donna compie all’interno della società, e che va a inserirsi in un tessuto narrativo globale, abbracciando condizioni e culture diverse e lontane ma ineluttabilmente vicine. Questo rispecchia lo spirito con cui due anni fa ContestaRockHair ha avviato Another Place: partire dalla valorizzazione di talenti artistici locali per ampliare la visuale a livello artistico internazionale, con tematiche universali narrate all’interno di spazi espositivi disseminati nei vari continenti. Tutto questo non trascurando mai la sua vocazione sociale. Nel caso specifico, come sottolinea la curatrice si tratta di un tema tutto al femminile, in cui si vuole riportare all’attenzione LA DONNA, rendendola protagonista non solo di tremendi fatti di cronaca, come spesso avviene ultimamente ma musa ispiratrice di territori profondi ed evocativi. La scelta di questo ricco programma artistico mira a valorizzare la polivalente funzione degli spazi del marchio, nati proprio per accogliere e far dialogare artisti e culture diverse, coinvolgendo la dimensione ambientale e quella temporale in uno stretto rapporto tra attività artistica, realtà e vita.