Venerdì 14 dicembre ore 22.00 JOSEPH LEPORE QUARTET feat. JONATHAN GEE al piano, ENZO ZIRILLI alla batteria, RACHEL COHEN al sax e JOSEPH LEPORE al contrabbasso.
La formazione ha origine da una collaborazione di oltre dieci anni tra Joseph e Jonathan, nata dall’incontro dei due musicisti a New York; successivamente Joseph ed Enzo si incontrano a Londra a casa del pianista londinese per una suonata informale e da li a breve i tre si imbarcano in un tour inglese di grande successo. Per quest’occasione, all’Alexanderplatz, brani originali di Joseph, di Jonathan ed alcune composizioni del repertorio del jazz e di autori brasiliani.
L’ALEXANDERPLATZ JAZZ CLUB, lo storico locale di Roma fondato nel 1984 è considerato uno dei 100 migliori locali jazz al mondo. Dopo una stagione di inattività, lo spirito avventuriero, il coraggio d’avanguardia della famiglia Rubei continua ad esprimersi attraverso Eugenio Rubei, figlio dell’indimenticabile Giampiero che, commenta così questa nuova stagione: “Rendere immortale il lavoro quarantennale di mio padre e dare alla città di Roma un luogo di reale aggregazione del mondo del jazz, che accompagni le generazioni attuali e possa essere in grado di andare oltre. Questo è il vero messaggio, il vero obiettivo della riapertura dell’AlexanderPlatz, che anche nel 2018 ha ricevuto il premio Downbeat e il prestigioso Django d’or. L’AlexanderPlatz dunque può continuare ad essere lo spazio principe per i musicisti di tutte le età e provenienze”.
Con la sua riapertura, l’AlexanderPlatz sta facendo scoprire, un tratto innovativo, estetico e non solo, che parte dall’originale cucina a vista e arriva alla ristrutturazione del bar.
Gabriele Geri e Angela Buono, registi del cambiamento, sempre sotto l’occhio attento del Presidente Eugenio Rubei, puntano sull’unicità del locale, con un giusto mix di esperienza e sperimentazione sia in sala che dietro le quinte. Attraverso le sapienti mani dello chef Davide Boggian il menù è basato sull’essenzialità e sulla qualità dei sapori con un occhio di riguardo alla selezione delle materie prime e alla loro stagionalità, puntando a una cucina piena di creatività che non rinuncia ad essere semplice. Discorso che viaggia di pari passo al rinnovo del bar, dove l’ospitalità e gli alti standard qualitativi saranno garantiti da Fabrizio Valeriani, classe 1972, capace di approntare una drink-list unica nel suo genere grazie a distillati selezionati, attenzione particolare a vermouth e bitter’s, e una linea creata ad hoc per il mondo del jazz con ‘twist on classic’ pensati per lo storico locale romano.
Fonte: Ufficio Stampa Luca Giudice, Daniela Turchetti