Caracas live all’Auditorium Parco della Musica con Badara Seck ospite speciale e le immagini di “Que Viva Mexico” di Sergej Ejzenštejn. Caracas è il risultato di una fertile partnership tra Valerio Corzani (Mau Mau, Mazapegul, Gli Ex, Interiors) e Stefano Saletti (Novalia, Piccola Banda Ikona, Café Loti, Sete Sois Sete Luas Orchestra).
I due hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto l’album omonimo. Il filo rosso musicale dell’intero progetto è la sottolineatura – negli arrangiamenti e negli incastri ritmici – del “levare”. Una sorta di benefico galleggiante sonoro che ha permesso ai due di intraprendere un mirabolante viaggio alla ricerca di una sorta di cosmopolitismo degli strumenti, degli idiomi e delle musiche.
Un progetto world-reggae con partenza dal Mediterraneo per circumnavigare il globo terracqueo con la prua puntata sul meticciato sonoro e sulle alchimie ritmiche. Il reggae, dunque la Giamaica, utilizzando gli stilemi di quella musica per incrociare soluzioni nuove, aggiungere buone dosi di elettronica e scomodare anche molti altri bacini etnici (dal deserto Tuareg alla Turchia sufi, dalle Hawaii al Sudamerica, da certo soul-jazz statunitense agli ibridi dub della britannica On-U Sound…).
La serata verrà ulteriormente “accesa” dalla proiezione incrociata delle immagini di “Que viva Mexico!”, film-documentario girato nel 1931 dal regista sovietico Sergej Ejzenštejn. Le immagini di quel Messico così vivido e seducente, povero eppure ammaliante, pieno di contrasti, ma unificato dal bianco e nero virato di Ejzenštejn, vengono ripresi dalla band dei Caracas che trasformano il loro commento musicale in un lungo itinerario intriso di psichedelia, bassi profondi, corde di violino, bouzuki, cavaquinho…non una vera e propria sonorizzazione, ma un commento lasco alle suggestioni visive delle storie iconiche del regista russo.
“Caracas si muove su sottili linee di confine, tra tropici e dub cosmopolita…” (Rumore)
Caracas è il risultato di una fertile partnership tra Valerio Corzani (Mau Mau, Mazapegul, Gli Ex, Interiors) e Stefano Saletti (Novalia, Piccola Banda Ikona, Café Loti, Sete Sois Sete Luas Orchestra).
I due hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto due album per Materiali Sonori: l’omonimo “Caracas” e il recente “Ghost Tracks”.
“Caracas” è uscito nel 2015 ed è stato bissato da “Ghost Tracks” nel 2017, un progetto speciale con tutti i brani affidati ad una voce che li reinventa e li trasforma: le voci scelte sono quelle di Saba Anglana, Miss Tilla, Luca Morino, Momo Said, Daniele Sanzone degli ‘A 67, il rapper Fido Guido, Badara Seck, Canio Lo Guercio, la cantante indiana Tritha Sinha…
Il filo rosso musicale dell’intero progetto è la sottolineatura – negli arrangiamenti e negli incastri ritmici – del “levare”. Una sorta di benefico galleggiante sonoro che ha permesso ai due di intraprendere un mirabolante viaggio alla ricerca di una sorta di cosmopolitismo degli strumenti, degli idiomi e delle musiche.
Tappa di partenza il Mediterraneo (con alcuni strumenti simbolo di questo fertile bacino – oud, bouzouki, marranzano, derbouka, tamorra – che caratterizzano molti brani) e poi circumnavigazione del globo terracqueo con la prua puntata sul meticciato sonoro e sulle alchimie ritmiche. Il reggae, dunque la Giamaica, è un’altra delle mete dei Caracas che sono riusciti però nell’impresa di evitare tutti i cliché del genere forgiato nell’isola caraibica, utilizzando gli stilemi di quella musica per incrociare soluzioni nuove, aggiungere buone dosi di elettronica e scomodare anche molti altri bacini etnici (dal deserto Tuareg alla Turchia sufi, dalle Hawaii al Sudamerica, da certo soul-jazz statunitense agli ibridi dub della britannica On-U sound…).
Un progetto world-reggae dunque, dai contorni e dal profilo molto particolari che dal vivo si concretizza in uno spettacolo davvero ammaliante. Tutti brani originali, una formazione a quattro (o a cinque) che allarga ulteriormente il range timbrico della proposta e un’attitudine live votata a far ballonzolare chiunque…
Dal vivo Caracas sono:
Stefano Saletti (bouzouki, cavaquinho, chitarra, voce, melodica, electronics)
Valerio Corzani (basso, voce, electronics)
Erica Scherl (violino, tastiere)
Eugenio Saletti (voce solista, chitarra elettrica)
Filippo Schininà: batteria
special guest
Badara Seck voce
LUN 17 DIC | 21:00 | TEATRO STUDIO BORGNA
ingresso 12 euro