Simona Norato “Orde di Brave Figlie” a Roma

Continua il tour di Simona Norato,  che finalmente raggiunge Roma domani 11 dicembre alle 21 a ‘Na Cosetta (via Ettore Giovenale, 54) per un concerto intimo e al tempo stesso collettivo, un racconto testualmente profondo e musicalmente intraprendente.

Come una valchiria alla guida di un’orda di suggestioni musicali visionarie, sperimentali e poetiche, schierata contro  l’ipocrisia e inneggiando alla libertà e al rispetto delle minoranze, Simona Norato ha fatto irruzione con rinnovata prepotenza nella scena cantautorale italiana con “Orde di brave figlie”, il suo nuovo disco uscito per Ala Bianca. Anticipato dal singolo “Scegli me tra i bisonti” e prodotto artisticamente da Cesare Basile, è il secondo lavoro solista dopo “La Fine del Mondo”, finalista al Premio Tenco nella categoria opera prima nel 2015.

Il blues più puro di Pj Harvey e la grinta rabbiosa di Loredana Bertè, la St Vincent più ispirata, la Cristina Donà più spirituale, e una Beth Gibbons in versione desertica: Simona Norato richiama all’orecchio le regine della scena musicale nazionale e internazionale, mescola sapientemente queste ispirazioni alla sua profonda attrazione per i suoni dell’Oriente e dell’Africa e li restituisce in una sua convincente e personale forma.

“Orde di brave figlie” parla di relazioni in uno stretto legame tra desiderio e consapevolezza. Relazioni politiche e sociali, pure e anche pericolose ma tutte vitali. 

“Le orde di brave figlie sono incontri e scontri da curare con la pazienza dei Santi”, spiega l’artista. Una santità laica che non ammette benedizioni ma tende semplicemente a riconciliarsi nell’essere umani e a vivere la propria realtà senza temere giudizi.  Proprio per questo Simona si mette a nudo di fronte alla propria umanità e ne esce rafforzata: una persona reale che incarna la sua libertà a discapito di una società basata sul paradosso della finzione formale.

Nove brani – di cui due strumentali – cantati in italiano, nati e incisi in presa diretta in una  comunione creativa che accresce il valore dell’opera e porta a compimento il significato di relazione artistica.

Una complessa e profonda ricerca stilistica basata anche su suoni ancestrali e su elementi compositivi del Sud Est del mondo, testimoni di un sentire politico orientato verso una migrazione opposta a quella che viene narrata dalla cronaca di tutti i giorni. Emblematico è l’amore per la terzina in due tempi, movimento caro alle visioni desertiche dell’autrice che esula dalla classica musica di matrice occidentale e ricorda a volte le atmosfere sospese tanto care a Ennio Morricone.

 

Il tour prosegue il 21 dicembre a Catania (Coppola); il 22 dicembre a Palermo (Spazio Franco); il 18 gennaio a Verona (Cohenì); e il 19 gennaio a Bologna (Efesto House).

La foto di copertina “Simona e Chiara” è di Guido Gaudioso, l’artwork è di Amedeo Perri.

BIOGRAFIA

Simona Norato è una musicista palermitana: autrice, cantante, chitarrista e tastierista. Inizia a farsi notare nel fertile sottobosco musicale della sua città militando nei F-male Croix, con cui incide due EP, vincendo tra gli altri Arezzo Wave Sicilia 2001 e Sonica Fest nel 2003.

Nel 2008 entra nei Famelika di Antonio Di Martino con cui nel 2009 si esibisce sul palco del Concerto del Primo maggio a Roma davanti a ottocentomila persone. Il gruppo diventa un trio e cambia nome in Dimartino. La collaborazione continua fino al 2012 con la pubblicazione di “Cara maestra abbiamo perso” nel 2010 e “Sarebbe bello non lasciarsi mai” due anni dopo. Altro sodalizio importante è quello con Serena Ganci; con lei nel 2010 forma le Iotatola, incoronate nello stesso anno come vincitrici di Musicultura. Con le Iotatola Simona pubblica l’album “Divento viola” nel 2011, seguito da numerosi live e riconoscimenti tra cui una doppia ospitata su Rai3 a ‘Parla con me’ di Serena Dandini. Nel 2013 la stesura del secondo album “Pop corner” risulterà lunga e travagliata, fino al definitivo scioglimento del progetto.

Nel 2014 partecipa alle registrazioni del disco di Cesare Basile ed entra a far parte de I Caminanti insieme a Enrico Gabrielli, Rodrigo d’Erasmo e Manuel Agnelli. Sarà proprio Basile a supportare e produrre il primo album solista della Norato. “La fine del mondo” esce nel 2015 per la piccola etichetta indipendente siciliana I Dischi Della Fionda. Intimo, eclettico e ispirato, racchiude tutte le sfumature proprie della sua scrittura, mischiando cantautorato con folk, rock e wave. A ottobre 2015 “La fine del mondo” si piazza nella rosa dei 6 dischi finalisti al Premio Tenco  per la categoria migliore opera prima.

Il 2016 prosegue con il tour de La fine del mondo in giro per la penisola e in autunno la riporta a Catania, ancora presso lo studio Zen Arcade, dove prende parte alle sessioni del nuovo lavoro di Basile – “U fujutu su nesci chi fa?” – alla cui produzione partecipa sia come strumentista che come interprete unica del brano ‘Fimmina trista fimmina nata’. Nello stesso periodo avvia la lavorazione del suo secondo album.
A dicembre, i toscani post punk SKOM le chiedono di produrre parte del nuovo disco “Chi odi sei”, affidandole la riscrittura in siciliano del Polifemo di Omero, ‘Nuddu ca veni’.
Nel 2017, in occasione del compimento dei vent’anni di carriera, Cristina Donà la sceglie tra le “stelle buone” per arrangiare e cantare insieme ‘Le solite cose”, uno dei brani del suo primo disco “Tregua” (1997). Il 2017 la vede ancora protagonista a fianco di Cesare Basile, in tour con i Caminanti fino al palco del Primavera Sound di Barcellona.

SIMONA NORATO – ORDE DI BRAVE FIGLIE tour

11 dicembre

ore 21

‘Na Cosetta – via Ettore Giovenale 54 – Roma

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