Acqua del rubinetto: è boom in Lazio L’81,3% dichiara di averla bevuta nell’ultimo anno.
Nel 2016 la sceglieva il 41,6%
Aqua Italia dal 2006 ad oggi, ogni 2 anni svolge un’indagine sulla propensione al consumo di acqua del rubinetto in Italia. Dall’analisi di Open Mind Research 2018 emerge che nel Lazio l’81,3% dichiara di aver bevuto acqua del rubinetto nell’ultimo anno. il 42,4% la beve sempre o quasi sempre e il 25,9% ogni tanto.
Interessante notare che solo 2 anni fa, la propensione al consumo si attestava al 41,4%. Nel 27,8% dei casi il motivo per cui la bevono è il gusto (la ritengono buona) seguito dalla comodità (21,5%) e dal minor costo rispetto all’acqua in bottiglia (17,3%).
Tra coloro i quali la bevono abitualmente è emerso che il 16,4% ha un dispositivo di filtrazione domestico, in aumento di un punto percentuale sul 2016. In particolare, il 9,9% ha una caraffa filtrante e il 3,1% ha un impianto di osmosi inversa. Le prime hanno registrato un interessante incremento rispetto al 2016 quando chi dichiarava di averne una era solo il 4,1%.
Tra tutti coloro che possiedono un trattamento dell’acqua domestico, il 54,2% ha sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica e solo l’8,5% dichiara di non essere a conoscenza di questa possibilità. Interrogati sulla possibilità di bere acqua filtrata negli esercizi commerciali, il 21,5% dei laziali dichiara di berla già e il 61,6% la berrebbe.
Anche in questo caso, l’incremento rispetto al 2016 è notevole, considerato che la beveva abitualmente il 14,4% degli intervistati e la avrebbe bevuta il 55,7%.
Si è anche indagato sul fenomeno dei Chioschi dell’acqua attraverso cui moltissimi comuni d’Italia offrono acqua refrigerata, gasata o filtrata ai cittadini.
La usa o userebbe il 57,6% degli intervistati (era il 44,3% nel 2016) e nel 33,4% dei casi il comune di residenza offre il servizio.
Per la prima volta, infine, si è indagato sulla preoccupazione degli italiani nei confronti della presenza di inquinanti nell’acqua del rubinetto. In Lazio, si dichiara preoccupato il 48,6% degli intervistati e molto preoccupato il 45,2%.
ASSOCIAZIONE AQUA ITALIA Associazione Costruttori Trattamento Acque Primarie
Dalla seconda metà degli anni settanta, è l’associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti, prodotti chimici, accessori e componenti per il trattamento delle acque primarie (non reflue) per uso civile, industriale e per piscine. Fa parte di ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine). Aderisce a AQUA EUROPA (Federazione Europea delle Associazioni per il trattamento dell’acqua) di cui è socio fondatore ed opera attivamente all’interno di numerosi comitati tecnici del CEN (Comitato Europeo di Standardizzazione) e dell’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione).
Tra i principali obiettivi associativi vi è la diffusione a tutti i livelli di tematiche relative alla qualità dell’acqua e alla conoscenza dei parametri chimico-fisici e microbiologici che la caratterizzano. L’associazione è impegnata su numerosi fronti tra i quali spicca per importanza il ruolo di intermediatore con le Istituzioni, grazie al quale, tra gli altri fini, sostiene gli interessi e le richieste del settore partecipando alla stesura e alla revisione dei testi ufficiali. Inoltre, uno tra i più attuali obiettivi di Aqua Italia e delle aziende associate, è anche quello di lavorare per una concreta riduzione degli sprechi energetici, l’eliminazione degli inquinanti pericolosi per l’uomo e per l’ambiente e la tutela della risorsa più importante del pianeta. Per perseguirlo svolge e sostiene numerose iniziative di informazione e divulgazione della cultura dell’acqua come convegni e progetti di comunicazione a più ampio raggio dedicati sia ai player di mercato settore che al grande pubblico.
In seno ad Aqua Italia, inoltre, è nato il Gruppo Caraffe Filtranti che rappresenta la quasi totalità del mercato italiano di riferimento e si pone come obiettivo la collaborazione con il Ministero della Salute per la valorizzazione del mercato nel pieno rispetto di tutte le norme nazionali ed internazionali.
ANIMA Confindustria Meccanica Varia ed Affine è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 214.000 addetti per un fatturato di 47,4 miliardi di euro e una quota export/ fatturato del 60,8%% (dati riferiti al consuntivo 2017).
I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera – montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per acqua e prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere.
Fonte:
– Ufficio Stampa Associazione Aqua Italia – Eleonora Bertucca
– Direzione Relazioni Esterne e Comunicazione ANIMA