‘SEGUIMI’ di Claudio Sestieri
con Angelique Cavallari, Maya Murofushi, Pier Giorgio Bellocchio e Antonia Liskova
Nelle sale dal 22 novembre con Stemo Production
Esce nelle sale dal 22 novembre 2018, distribuito da Stemo Production srl, “Seguimi”, thriller psicologico diretto da Claudio Sestieri e interpretato da Angelique Cavallari, Maya Murofushi, Pier Giorgio Bellocchio, Antonia Liskova, José Maria Blanco e Marina Esteve. Il film ha recentemente vinto tre premi al Festival Internazionale del Cinema dei Castelli Romani: Miglior Regia, Miglior Attrice – Angelique Cavallari e Miglior Fotografia – Gianni Mammolotti. Inoltre, ha vinto i premi come Miglior Film, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attrice – Angelique Cavallari, Miglior Musica e Miglior Fotografia all’Umbrialand – Indie Film Fest di Terni. Presentato in concorso al Taormina FilmFest, ha vinto anche il premio come Miglior Sceneggiatura al Terra di Siena Film Fest.
“Seguimi” racconta di Marta Strinati, tuffatrice olimpionica, che, dopo essersi seriamente infortunata in piscina, si ritrova sola e disorientata. Lascia Barcellona e si trasferisce a Matera. Qui riapre la casa-studio di suo padre, un pittore morto poco tempo prima e incontra Sebastian, uno dei tanti artisti del borgo, uomo e pittore dal carisma indiscutibile, dal carattere magnetico e ombroso. Durante una mostra scopre i suoi dipinti, tutti ispirati dalla stessa Musa, una ragazza giapponese perturbante che subito le ispira un forte senso di dejà vu. All’improvviso, la modella dei quadri è al suo fianco, e l’incontro con Haru, modella di tutte le tele iperrealistiche della mostra, si trasforma per Marta in una relazione di cui non può fare a meno, una sconvolgente ossessione fisica e mentale. Un caso estremo di Sindrome di Stendhal o solo un amore forte come la morte?
“Seguimi”, sceneggiato dal regista e da Patrizia Pistagnesi e Nicola Molino, è prodotto da Bruno Tribbioli e Alessandro Bonifazi per Blue Film ed Eur Film in associazione con Green Film e in coproduzione con Gris Medio e realizzato con il contributo del Mibact – Direzione Generale per il Cinema.
“Non sembra un film italiano. Affascinante e misterioso, psicoanalitico ed erotico, con echi hitchcockiani (Vertigo)”.
(Adriano Aprà)