Parte da oggi la raccolta firme in sostegno dell'appello indirizzato al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e alle Istituzioni perché il Gay Pride possa tenersi in modo regolare e lungo un percorso concreto come è avvenuto ogni anno nella Capitale. Un'iniziativa che culminerà sabato 6 giugno in via di San Giovanni in Laterano per 'Gay Street for Pride' un sit in, una maratona dei diritti e delle libertà a partire dalle ore 22.00.
Un appuntamento promosso da Arcigay Roma, ArciLesbica Roma, Azione Trans e aperto a tutte le realtà sociali, culturali e politiche e a tutte le personalità che intendono aderire.
E' davvero inaccettabile – prosegue la nota – che ogni anno a Roma il Pride sia oggetto di infinite polemiche e di attacchi allo stesso diritto di manifestare liberamente. Chiediamo che questo diritto venga garantito: in tutte le grandi metropoli del mondo il Pride è un appuntamento riconosciuto e sostenuto dalle Istituzioni e dalla società e Roma non può permettersi questo salto all'indietro in un passato buio fatto di paura, discriminazioni e rimozione.
"Questa decisione della Questura porta Roma – afferma Fabrizio Marrazzo presidente di Arcigay Roma – ad assomigliare sempre più a Mosca, dove ogni anno il Gay Pride viene ostacolato e represso nel sangue e non alle altre grandi e avanzate capitali europee. Con questo appello la comunità lesbica, gay e trans vuole esprimere pieno sostegno e solidarietà alle iniziative del comitato organizzatore del Pride e ribadire che è pronta a tutto pur di difendere il Gay Pride".
Per aderire all'iniziativa: partecipa@arcigayroma.it