in occasione della "Giornata mondiale del Libro e del Diritto d'autore promossa dall'Unesco"
presenta
Un progetto di Lisa Ferlazzo Natoli per il Teatro Quarticciolo/Biblioteche di Roma
Storie tra Letteratura e Cinema
Letture multiple
interventi musicali a cura di Gabriele Coen
ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Giovedì 23 aprile alle 21.00 il Teatro Biblioteca Quarticciolo dà appuntamento per festeggiare insieme la Giornata mondiale del Libro e del diritto d'autore promossa dall'UNESCO con una serata speciale: "Storie tra letteratura e cinema. Letture multiple".
Quarticciolo dà appuntamento per festeggiare insieme la Giornata mondiale del Libro e del diritto d'autore promossa dall'UNESCO con una serata speciale: "Storie tra letteratura e cinema. Letture multiple".
Nelle biblioteche del pianeta una compagine infinita di cittadini tirerà fuori i libri lasciati sonnecchianti ad aspettare per organizzare una sorta di lettura condivisa, di libro vivente. Ed il Teatro Biblioteca Quarticciolo sarà cerchietto rosso sulla cartina dell'Italia al fine di rendere un omaggio mondiale al libro e agli autori e di incoraggiare alla lettura, sottolineando come il libro sia uno strumento importante al servizio della tolleranza, del multiculturalismo, del progresso sociale e culturale, della pace.
Una biblioteca nel cuore di un teatro sceglie di rovistare nel commercio fecondo che da sempre il cinema ha intrattenuto con la letteratura – come ci racconta la regista – perché si tratta della costruzione di un immaginario condiviso quando parliamo di storie, e nulla più del cinema ha saputo assorbire questo potenziale narrativo, fin quasi a sostituirsi ai libri stessi nella costruzione del nostro paesaggio contemporaneo. Una piccola bibliografia, che potrà essere integrata dalle curiosità di ognuno, da cui estrarre passaggi, piccole finestre, spigolature, pagine rubate o interi paragrafi che riprendano allarghino o tradiscano la memoria per immagini del film. Molteplici storie che si succedono l'un l'altra nella lettura di tante voci, come se queste fossero segnalibri diversi che diano modo al libro d'aprirsi proprio a quella pagina e lasciarsi ascoltare. Non ci saranno immagini, fotografie o brani di film, perché siano solo le parole dei libri ad evocarle e il racconto possa spingersi fino al fuori campo dove anche il cinema ferma la ripresa per lasciare spazio all'immaginazione.
Il Teatro diventa un vascello illuminato da piccole lucciole che abbraccerà platea e palcoscenico senza alcuna distinzione tra attore e spettatore per costruire un immaginario incostante e capriccioso tra campi rialsi, città e paesi lontani, tra terre desolate e mortificate, acque inquietanti e minacciose, tra storie di uomini che hanno vissuto nella fortuna e nella sventura, nella prosperità e nella carestia, nella pace e nella guerra.
Tanti gli approdi, ignote o conosciute le direzioni, rapide e pericolose le correnti per mani inesperte o rematori solitari che in una notte incontreranno una fiumana di letteratura, immagini, pensieri e musiche di ogni spazio e tempo. Come l'uomo che aspetta, che abbraccia, che incontra l'uomo che arriva dall'ignoto, enigmatico orizzonte.