dal 24 Marzo al 5 Aprile 2009
al Teatro Belli
Piazza Sant’Apollonia 11/a
Biglietti:
Intero 18.00 €
Ridotto 13.00 €
Orari:
dal martedì al sabato alle ore 21,00
domenica alle ore 17,30
info: http://www.teatrobelli.it
tel. 06 58 94 875
Sceneggiatura di Massimo Vincenzi
con Gianni De Feo
voce fuori campo di Stefano Molinari
musiche di Francesco Verdinelli
regia di Carlo Emilio Lerici
Un dialogo immaginario fra Alan Turing e sua madre, tra lettere forse mai scritte e dialoghi forse mai avvenuti. A scandire il ritmo di questa conversazione fuori dal tempo le voci del Tribunale, dove in nome della Regina si decide la rovina di una delle menti più geniali del XX secolo.
Pur attraverso una libera ricomposizione, gran parte delle parole, dei concetti e degli episodi raccontati in questo spettacolo sono stati realmente pronunciati, lasciati scritti e accaduti ad Alan Turing. Lo spettacolo è stato presentato in anteprima al GAROFANO VERDE 2008 – scenari di teatro omosessuale – rassegna curata da Rodolfo di Giammarco, riscuotendo un grande successo di pubblico.
Alan Turing è stato forse il matematico il cui lavoro ha avuto un’influenza eccezionale anche al di fuori del campo astratto della logica. È stato, infatti, uno dei pionieri dello studio della logica dei computer ed il primo ad interessarsi all’argomento dell’intelligenza artificiale. Il suo lavoro è stato di importanza cruciale per i destini della seconda guerra mondiale. Turing, infatti, elaborò una macchina chiamata Colossus che decifrava in modo veloce ed efficiente i codici creati da Enigma, la macchina utilizzata dai tedeschi per criptare le proprie comunicazioni. Era il primo passo verso il computer digitale.
A titolo di ringraziamento per i suoi servizi l’Inghilterra dapprima lo decorò con l’Ordine dell’Impero Britannico, poi lo fece membro della Royal Society, ed infine lo processò per atti osceni in quanto omosessuale, condannandolo alla castrazione chimica.
Ipersensibile, incompreso, circondato dallo scetticismo e dall’ostilità dell’ambiente scientifico, il matematico inglese si suicidò mangiando una mela al cianuro.
Una leggenda dice che il logo della Apple sia un omaggio ad Alan Turing, tuttavia, l’azienda non ha mai confermato né smentito questa notizia.