17 marzo 2009 – 7 giugno 2009
Fondazione Roma Museo (Museo del corso)
via del Corso, 320
Info: tel: 0667862098
info@museodelcorso.it
la mostra è a cura di Gian Carlo Calza
Orari:
da martedì a domenica 10.00 – 20.00 – lunedì chiuso
la biglietteria chiude alle 19.15
Per la prima volta in Italia 200 opere di uno dei più grandi artisti giapponesi di ogni tempo, in mostra al Museo Fondazione Roma (Museo del Corso).
Le opere di Utagawa Hiroshige (1797-1858), artista abile nel rappresentare ed esprimere la natura in tutta la sua armonia, esprimono il contatto religioso tra uomo e cosmo e avvicinano l’infinitamente piccolo allo sconfinatamente grande.
Divisa in cinque sezioni, la mostra presenta le più importanti e note opere dell’artista provenienti dall’Honolulu Academy of Arts.
1 – Il mondo della natura, un insieme di stampe che rappresentano gli elementi della natura, piante, fiori e animali, elementi con cui l’uomo deve mantenersi in armonia.
2 – Cartoline dalle province, opere in cui sono rappresentate le più significative località del Sol Levante.
3 – La via per Kyoto, rappresentazioni delle due grandi vie che collegavano la capitale imperiale di Kyoto a quella amministrativa di Edo (Tokyo), tra cui l’opera Cinquantatré stazioni di posta del Tokaido, il capolavoro di Hiroshige.
4 – Nel cuore di Tokyo, le vedute di Edo, la “capitale orientale”, dove risiedeva lo sh_gun, il capo militare e politico del Giappone.
5 – Il vedutismo di Hiroshige nella prima fotografia giapponese, testimonia l’influsso che il maestro ebbe sull’arte fotografica e sui primi fotografi.
Sono esposte inoltre tre riproduzioni di quadri di Vincent Van Gogh, sul quale Hiroshige ebbe una notevole influenza, ispirati direttamente ai quadri di Hiroshige, conservate al Van Gogh Museum di Amsterdam e impossibili da trasportare a causa delle delicate condizioni conservative.
Per avvicinare le famiglie e i bambini alla cultura giapponese si può seguire un percorso appositamente pensato per i più piccoli, un “viaggio” nel mondo di Hiroshige, durante il quale si potrà utilizzare un “Quaderno di viaggio” su cui i ragazzi potranno cimentarsi nella riproduzione degli ideogrammi della scrittura giapponese.