Integrare ruoli e competenze nella cooperazione internazionale allo sviluppo
Roma 6 ottobre 2009
Sala delle Conferenze – Palazzo Marini – Via del Pozzetto, 158
registrazioni ore 14,30
inizio lavori ore 15
per poter partecipare al seminario, occorre compilare l'apposita scheda (cliccare qui):
i lavori infatti si terranno presso una sala appartenente alla Camera dei Deputati, cui occorre consegnare la lista dei partecipanti.
Si ricorda che le regole della Camera prevedono che per poter accedere alla sala, gli uomini dovranno indossare una giacca o un giubbetto
Programma completo
14,30 Registrazione partecipanti
15.00 Arturo Alberti, Presidente di Link 2007, introdurrà i lavori con la presentazione degli argomenti e delle principali domande che ci stiamo ponendo sull'argomento
15.15 Il Ministro Degli Esteri, Franco Frattini porterà il suo contributo alla definizione del tema grazie a un'inedita video-intervista (appositamente rilasciata per l'iniziativa)
15.25 Presenteremo gli elementi essenziali del Dossier "Pubblico-Privato – Nuove partnership per l'aiuto allo sviluppo" realizzato da Link2007 (a cura di Vera Melgari)15.40 Staffan de Mistura, Vicedirettore Esecutivo del WFP, contribuirà alla definizione del tema attraverso riflessioni e considerazioni da consegnare al dibattito
16.10 confronteremo opinioni e strategie nel corso di una tavola rotonda, cui parteciperanno:
Elisabetta Belloni, Direttore Generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero Affari Esteri,
Don Gianni Cesena, Direttore Generale della "Fondazione Missio" – Pontificie Opere Missionarie,
Raffaella Di Maro Silvi, Direttore dell' Ufficio XI – Direzione III – Dipartimento del Tesoro, Ministero Dell'Economia e delle Finanze
Giuseppe Guzzetti, presidente ACRI-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio
Luca Marangoni, in rappresentanza del Direttore Generale – DG Sviluppo della Commissione Europea
Giuliano Poletti, Presidente della Lega delle Cooperative
GianLuca Comin, Consigliere delegato "EnelCuore onlus"
Nel corso della tavola rotonda avremo inoltre i contributi video, appositamente raccolti, di:
Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni; Roberto Formigoni, presidente Regione Lombardia; Sergio Chiamparino, sindaco di Torino; Lucio Stanca, amministratore delegato società EXPO2015; Diana Bracco, presidente della Fondazione "Milano per l'EXPO2015"
18.30 Conclusioni
Passare dal concetto di Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) a quello di Aiuto allo Sviluppo (AS) ?
Si tratterebbe in sostanza di mobilitare un aiuto assai più consistente e articolato di quello Pubblico, che veda anche il Privato – non tanto quello no-profit che già da tempo si mobilita su questi temi, quanto quello profit e di mercato – assurgere al ruolo di attore strategico e lo coinvolga nella responsabilità di garantire una distribuzione più equa e solidale, oltre che sostenibile, delle risorse, in nome dei benefici e delle protezioni di cui ha fin qui goduto.
Che conseguenze avrebbe una minore responsabilità dei governi nella sfida dello sviluppo, anche a fronte di una consistente riduzione degli impegni finanziari, con l'obiettivo di aumentare la responsabilità del settore privato?
Per quali motivi il privato for profit dovrebbe aderire a simili proposte? Con quali vantaggi?
Quali dovrebbero essere i ruoli dei diversi attori? Perché è evidente che un approccio di sistema non può equivalere alla semplice messa in campo di un maggior numero di soggetti erogatori/realizzatori.
Con quali politiche di coinvolgimento e partecipazione degli attori privati, dei partner e dei referenti istituzionali locali, si pensa di poter dare seguito ai nuovi approcci di cooperazione?
Queste e molte altre domande sono al centro dell'iniziativa promossa da LINK 2007
Nuove strategie d'intervento richiedono ovviamente nuovi approfondimenti, occasioni di confronto, finalità e regole chiare. Per questo le ONG di Link 2007 promuovono un percorso di riflessione che prevede il prossimo 6 Ottobre, a Roma, una tappa con la presentazione di un primo dossier di analisi e proposte e un confronto tra: istituzioni nazionali ed europee, personalità del mondo economico, rappresentanti del no-profit.
La nuova strategia di cooperazione allo sviluppo – di cui il Pubblico non sarà più il perno principale pur continuando a riservarsi il ruolo di indirizzo e programmazione – dovrebbe derivare dalla capacità di integrare risorse e attori di diversa provenienza in quello che ormai si chiama un approccio di sistema, o in termini più generali un "whole of country approach".
Anche le risorse, da destinare alla nuova cooperazione allo sviluppo, saranno probabilmente diverse dal passato, come nel caso della proposta italiana sulla Detax, recentemente in discussione al G8 dell'Aquila. Si tratta dunque di capire se le nuove strategie abbiano la speranza di funzionare, quindi di contribuire all'obiettivo di un mondo più equo e stabile, oppure siano il segnale di una più o meno latente incapacità di governare i problemi di un mondo sempre più vulnerabile e complesso.