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Il Setterosa ha un futuro… rosa

setterosa_1Dopo i primi due risultati altalenanti delle partite iniziali, il Setterosa ha disputato gli incontri successivi in modo convincente, anche se non è riuscita a portare a casa dei risultati sufficientemente soddisfacenti per la’mbizioso gruppo. Le ragazze hanno incontrato infatti due volte la Cina, riuscendo sempre a portare a casa la vittoria, ma si sono dovute inchinare di fronte alla solidità della Grecia, che ha sbarrato loro la strada per i quarti. Il gruppo sembra però compatto ed affiatato ed ha dimostrato di poter ottenere ottimi risultati in futuro. Forse l’unica pecca, su cui lavorare di più, è la tenuta nel finale, pecca peraltro in comune con la squadra maschile. Si può azzardare l’ipotesi che si tratti più di una mancanza di tenuta psicologica che fisica.

setterosa_2Nella prima partita contro la Cina del 23 luglio, valevole per il secondo posto nel girone, le ragazze sono partite subito molto bene andando due volte a realizzare con l’ottima Casanova, poi, dopo essersi fatte raggiungere in pareggio dalle avversarie, hanno chiuso il primo parziale 4-3 con le reti di Garibotti e Di Mario. Il secondo tempo ha visto le squadre giocare in parità e si è concluso con il parziale di 3 reti per parte di cui uno della Cina su penalty. Ma poi nella terza frazione è stata la Cina ad avere la meglio e, con un parziale di 4-3, si è portata in pareggio sul 10-10, grazie ad una doppietta di Sun. A questo punto le nostre sembrano entrare un po’ in confusione e, forse per la fretta di chiudere la partita, Tania Di Mario, già autrice di due reti, sbaglia il rigore. La Cina riesce a guadagnare anche l’ultimo sprint, dopo aver portato a casa i primi 3, e il pubblico trema. Invece la classe delle ragazze azzurre pesa nel perfetto schema che porta al goal numero 11, così come nelle parate e nei recuperi della bravissima Gigli, che ci salva più volte. Le nostre sembrano in affanno e non riescono più a costruire schemi validi, fino a quando la campana finale arriva a dare un sospiro di sollievo al pubblico in apprensione.

Così come ha vinto di misura la sua terza partita, questa stessa squadra ha perso di misura la quarta, non riuscendo ad accedere ai quarti, in un contrasto quasi totalmente alla pari con la Grecia. Basti pensare ai risultati parziali di 4-4, 2-1 per l’Italia e 4-3 per la Grecia dei primi tre quarti che ci hanno fatto affrontare il quarto tempo in una situazione di parità totale sul 9-9. Nell’ultimo parziale le ragazze ce la mettono tutta fisicamente, ma la testa sembra mancare, specialmente quando aspettano troppo prima di tirare o viceversa hanno troppa fretta. Non sembrano trovare i giusti tempi e i giusti schemi in nessuna occasione. C’è da dire comunque che le avversarie non lasciano spazi, si chiudono a maglie strette in difesa e restano lucide. Questo soprattutto il merito delle greche, che riescono ad approfittare di un errore in difesa delle nostre per mettere in rete la palla che ci impedisce l’accesso ai quarti.

Le ragazze deluse quanto e più del caloroso pubblico sembrano smarrite ed hanno l’aria di chi non si capacita della situazione. La Di Mario in particolare conferma la sua volontà di lasciare la nazionale, non realizzando forse fino in fondo il suo fondamentale contributo alle vittorie ottenute. Eppure nella partita successiva, ancora con la Cina, valevole per il nono posto, il Setterosa fa ancora valere le sue qualità e recupera un parziale negativo, per poi rallentare nel terzo tempo e, quasi a voler smentire le valutazioni precedenti, riprendersi decisamente nel quarto, dove va a vincere per 9-5. Ecco già il primo passo per la risalita!

Nell’ultima partita con la Germania le nostre atlete hanno voluto chiarire che il futuro sarà rosa per loro e per i loro tifosi. La partita è stata condotta con tenacia ed orgoglio ed ha portato al magnifico risultato finale di 12-3. Il nono posto è solo una piccola consolazione per le nostre azzurre, ma è anche un punto di partenza per i prossimi obiettivi.

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