A pochi giorni dalla sfida contro il Milan, intorno alla Roma tiene banco solo e soltanto il discorso societario. Eppure la sfida è fra due grandi squadre e comunque i giallorossi sono chiamati a difendere il sesto posto per accedere ad una competizione europea. Pur tuttavia meno prestigiosa della Champions League.
Anche i tifosi devono recuperare la propria identità poichè sono troppo preoccupati dalle situazioni finanziarie per dare il meglio di sé in cori, coreografie da stadio e sfottò. E questo è quasi grottesco. Eccessivo. In Italia il calcio è vissuto con gigantesca esasperazione troppo spesso mascherata con il termine "passione".
Milan contro Roma. Solo i campioni che scenderanno in campo basterebbero per rendere importante il match più di qualsiasi bla-bla-bla che si sta facendo nelle ultime settimane riguardo ai colori giallorossi. In più, ci sarà l'evento nell'evento. La partita assumerà un significato storico per il Milan e comunque per tutti i veri appassionati di questo sport. Già, perché domenica, uno dei più grandi giocatori di calcio che l'Italia può vantare, calcherà per l'ultima volta, in una partita ufficiale di seria A, il prato di San Siro. Parliamo di Paolo Maldini. Compirà 41 anni a giugno eppure compete ancora ai massimi livelli nazionali ed internazionali ed è fra i più forti giocatori al mondo nel suo ruolo. Nonostante l'età e le ginocchia ormai usurate.
Di questo si dovrebbe parlare. Della possibilità che avranno i giocatori della Roma di salutare e onorare, nel suo stadio, un'icona del calcio come Maldini. Come? Attraverso una prova generosa sul campo che possa regalare emozioni e maglie sudate agli spettatori di curva, di tribuna e di poltrona.
Ed invece molti, troppi tifosi non vedono l'ora che questo campionato finisca. Tutti preoccupati di sapere chi sarà il prossimo proprietario della Roma. Tutti preoccupati di mandar via la famiglia Sensi dimenticandosi, forse in modo troppo sbrigativo e poco rispettoso, dei tanti sacrifici prodotti che hanno garantito alla Roma oltre un decennio di ribalta calcistica condito da qualche successo.
L'invito allora è a sostenere questa squadra per infondergli le energie giuste per un bel finale di campionato. Non dovrebbe essere solo questo il compito dei tifosi?