La Roma pareggia a Cagliari dopo essere andata sotto di due gol. Non può bastare la sconfitta del Palermo a Siena a rendere la giornata positiva in prospettiva UEFA. E’ vero, il sesto posto è stato difeso ma questa era una partita che la Roma doveva vincere.
Soprattutto alla luce delle innumerevoli occasioni che gli uomini di Spalletti hanno creato ma non finalizzato negli iniziali 35 minuti del primo tempo. Il ritrovato modulo a rombo che aveva caratterizzato la rimonta giallorossa nella fase centrale del campionato sembrava aver riacceso una squadra resa troppo prevedibile dal 4-2-3-1 degli ultimi tempi.
Ma con un Totti non in condizione di fare la prima punta, si è sentita la mancanza di un attaccante di razza, capace di finalizzare le tante invenzioni del Capitano. Vucinic, infatti, anche per il suo scarso stato di forma continua a non dare garanzie in questo senso.
E’ invece il Cagliari a capitalizzare alla grande il suo primo vero affondo della giornata. Un colpo di testa di Matri, che stava per essere sostituito con Acquafresca, scavalca Arthur, forse leggermente fuori posizione.
La Roma dopo aver dominato va negli spogliatoi in svantaggio di una rete. Il secondo tempo ricalca un po’ il primo ma con meno intensità e di nuovo, dopo 13 minuti di pressione romanista, è il Cagliari a raddoppiare con Acquafresca. Quasi a sottolineare lo stato psichico-fisico di questa Roma che tanto si prodiga ma poco raccoglie, anche fuori dal campo di gioco.
Con lo spauracchio della dodicesima sconfitta in campionato il cuore giallorosso ricomincia a battere tenuto in vita dal solito e infaticabile Capitano che dopo un dribbling ubriacante in area avversaria spara in rete per il 2-1. La Roma continua a spingere. Spalletti manda in campo Montella sperando in una sua fiammata vincente, ma è Perrotta a regalare il pareggio ai Capitolini.
Il secondo gol della Roma regala anche il più brutto momento della giornata. Daniele Conti, figlio del grande Bruno, e Totti si accapigliano. Brutto vedere due ragazzi che sono cresciuti a pane e Roma e che si conoscono da sempre venire alle mani. Il tutto sarebbe nato dalla protesta di Conti contro la Roma rea di aver proseguito l’azione con un uomo del Cagliari a terra nella metà campo giallorossa. Alla risposta di Totti che è stato il Cagliari per primo a non fermarsi nasce il parapiglia. I compagni intervengono e li dividono ma non possono salvarli dall’arbitro Rocchi che li ammonisce entrambi.
Nel finale brividi per le due formazioni. Grande parata di Marchetti su Totti per la Roma e occasione per Fini per il Cagliari, ma il risultato non cambia.
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