La partita contro il Chievo chiude definitivamente i sogni della Roma di provare ad agguantare una qualificazione disperata per la Champion's League.
Un pareggio che è oro per la squadra di Verona, impegnata nella lotta per non retrocedere, ma che invece mette il definitivo sigillo di stagione fallimentare per i colori giallorossi. Ora anche il sesto posto e la partecipazione alla European League è a rischio, con il Palermo ad una sola lunghezza e naturalmente molto motivato nel tentativo di raggiungere la sesta piazza.
Il match non ha molto da raccontare. La Roma ci prova nel primo tempo a portare a casa il risultato. Il Chievo, più preoccupato di non perdere, crede troppo tardi all'eventualità di fare il colpo grosso all'Olimpico, facilitato dai giallorossi e dalla solita evanescenza caratteristica dei suoi secondi tempi di questo campionato. Prima, durante e dopo la partita si è fatta sentire la contestazione dei tifosi più caldi con striscioni e cori contro il Presidente Rosella Sensi. Campionato iniziato male e finito peggio. Nel mezzo l'illusione che "la grande rimonta" fosse possibile.
Tutto si sta sgretolando a Trigoria. Società, allenatore e giocatori. I nervi ormai sono a pezzi e lentamente stanno venendo a galla problemi ed incomprensioni che affondano le radici già ai tempi della presunta offerta di acquisto della società giallorossa da parte di Soros.
Prevedibile, quindi, a fine stagione il cambio dell'allenatore dato che, come spesso la storia ha insegnato, è più facile e più economico, cambiare un solo uomo che tutta la squadra per provare a ridare motivazione a tutto l'ambiente. Già si vociferano alcuni nomi, come quello di Giampaolo del Siena, come successore di Spalletti, il quale – da sua dichiarazione – è pronto a rinunciare ai soldi previsti dal contratto in caso di un suo allontanamento dalla Capitale.
Ai tifosi, dunque, rimane solo la maglia. Simbolo irrinunciabile ed intoccabile e di questa squadra così magica ma così contraddittoria. Capace di esaltarsi contro squadre del calibro di Chelsea, Real Madrid e Lione così come di perdersi in un bicchiere d'acqua. Ed in questo momento così difficile ci si augura che i tifosi possano veramente sostenere questa squadra allo sbando. Ora più che mai infatti c'è bisogno di ritrovare compattezza e sostegno per provare a voltare pagina, ricominciare e a ricostruire una grande Roma.