Splende il sole sulla Roma calcistica nonostante la pioggia incessante che si è abbattuta sulla Capitale durante la 32a giornata di campionato di serie A. La vittoria conseguita contro un ottimo Lecce e le concomitanti sconfitte del Genoa contro la Lazio e della Fiorentina contro l'Udinese riaccendono le speranze della Roma di agguantare il quarto posto. Obiettivo necessario per partecipare alla Champion's League e beneficiare degli introiti economici derivanti dai diritti televisivi.
Nonostante una formazione rimaneggiata, a causa delle molte assenze determinate da infortuni e squalifiche, la Roma parte bene e dopo appena 13 minuti si ritrova in vantaggio di due reti. Al 3' del primo tempo un ritrovato Totti ribadisce in rete la respinta del portiere Benussi sulla punizione liftata scagliata da Baptista. Dieci minuti dopo è Brighi, sceso in campo per il forfait di Taddei avvenuto a pochi minuti dall'inizio dell'incontro, a spingere il pallone in rete su ottimo cross di Motta.
Tutto facile dunque. Il 4-2-3-1 schierato da Spalletti con giocatori fuori ruolo o comunque affaticati sembrava reggere bene. Ma come è accaduto spesso nelle ultime giornate, la Roma comincia ad "imbambolarsi", a chiudersi su stessa e a stare "molle sulle gambe", volendo usare un'espressione pugilistica.
La "ritirata" della Roma permette ai giallorossi pugliesi di farsi avanti e al 30', a seguito dell'ennesima amnesia della difesa capitolina, Munari si ritrova libero di battere a rete. 2 a 1. Distanza accorciata. Il Lecce prende vigore mentre "vecchie paure" scendono minacciose all'Olimpico insieme alla pioggia battente. Il risultato resterà comunque invariato fino alla fine del primo tempo.
Al termine della pausa, la squadra di De Canio rientra in campo con determinazione e coglie il frutto del suo impegno al 9' minuto del secondo tempo grazie ad un fulmineo contropiede che troverà in Papadopulos, entrato durante le prime fasi della partita al posto dell'infortunato Caserta, il suo finalizzatore: botta di destro in diagonale e pareggio agguantato.
La Roma non sembra dare segnali di ripresa. L'Olimpico rumoreggia. Fortunatamente ci pensa l'arbitro Mazzoleni a ridare fiato ai romani e romanisti fischiando un rigore in loro favore a seguito di uno scontro in area fra Baptista e Edinho. Il Lecce non ci sta e protesta animatamente ma l'arbitro è inamovibile.
Ancora una volta il Capitano si assume la responsabilità di portare fuori dal pantano la propria squadra sparando in rete dagli undici metri il suo secondo gol della giornata. Il 175° della sua carriera. Miglior realizzatore di serie A in attività. Totti raggiunge così il decimo posto nella classifica dei migliori marcatori di sempre , superando il grande Amedei e portandosi a solo tre reti da Boniperti con il quale condivide, oltre all'immensa classe, il fatto di aver segnato tutte le reti con la stessa maglia.
E' il 14° minuto, la Roma, grazie al rigore trasformato, torna in vantaggio ma il Lecce resta padrone del campo. Ancora un colpo di scena. Al 27' Ariatti viene espulso con il rosso diretto per un'entrata poco ortodossa su Pizarro. Neanche la superiorità numerica fa trascorrere ai tifosi romanisti l'ultima parte dell'incontro in tranquillità. La difesa balla e Arthur si distende in un paio di interventi. Il Lecce non passa.
Mazzoleni manda finalmente tutti negli spogliatoi. La Roma festeggia, il Lecce recrimina. Ma quello che più conta sono i 3 punti rosicchiati a Genoa e Fiorentina. E proprio a Firenze, nel posticipo serale di sabato prossimo, la Roma si giocherà le ultime speranze di Champion's nello scontro diretto con i viola.