“L’importante non è vincere, ma partecipare.” Questa celebre frase viene attribuita al barone Pierre de Coubertin. In realtà, egli stesso dichiarò di averla presa a prestito da una predica di un vescovo della Pennsylvania. Comunque sia, la frase è certamente di grande impatto, oltre che essere veritiera. Pierre de Coubertin è celebre per essere riuscito a riportare in vita i Giochi Olimpici.
Il 23 giugno del 1894 dichiarò, durante un congresso all’Università Sorbona di Parigi, di essere fortemente interessato proprio al recupero delle antiche olimpiadi. Il congresso portò così alla nascita del CIO, Comitato Olimpico Internazionale. Questo barone così determinato e pieno di interessi sportivi, inventò anche il pentathlon moderno, lo sport multidisciplinare, che riguarda cinque attività, ossia scherma, tiro a segno, corsa, equitazione e nuoto. Perché l’aggiunta “moderno”?
Il vecchio pentathlon veniva praticato nelle olimpiadi antiche e prevedeva queste discipline: lotta, giavellotto, lancio del disco, salto in lungo e corsa. Tali prove avevano un fine ben preciso, ovvero verificare le capacità del soldato ideale dell’epoca. Il barone, invece, pensò ad una gara che potesse, in qualche modo, simulare le abilità e le competenze del soldato contemporaneo. Un perfetto soldato doveva, infatti, cavalcare un cavallo non suo, correre, nuotare, misurarsi con la spada e con la pistola. Da qui, perciò, il pentathlon moderno.
La prima competizione avvenne nelle Olimpiadi del 1912 di Stoccolma. Il vincitore del pentathlon moderno (gare riservate soltanto agli atleti di sesso maschile) risultò essere lo svedese Gustaf Malcolm Lilliehöök, detto Gösta.
Tutto cambiò comunque a partire dal 1949, quando iniziarono i campionati del mondo di pentathlon moderno. All’inizio le varie gare si svolgevano nell’arco di quattro-cinque giornate, mentre dal 1996 si è passati ad una soltanto (“one-day competition”).
L’Union Internationale de Pentathlon Moderne (UIPM) è la più importante autorità mondiale di questa particolare disciplina sportiva (in Italia c’è, invece, la FIPM, ovvero Federazione Italiana Pentathlon Moderno).
Sono passati 30 anni dai Campionati del Mondo di Roma 1982, vinto da Daniele Masala e torna nella Capitale questa rassegna di pentathlon moderno. Dal 7 al 13 maggio 2012, infatti, 193 pentatleti (112 uomini e 81 donne) provenienti da 44 nazioni, si contenderanno il titolo iridato e la qualificazione ai Giochi olimpici di Londra 2012. La 52esima edizione è molto importante, perché coincide con il centenario della nascita della disciplina. Le prime tre giornate saranno dedicate alle staffette, mentre le altre quattro alle competizioni individuali.
Le gare si svolgeranno in due impianti, ossia nella vasca scoperta da 50 metri dell’Aquaniene, per il nuoto, e all’Ippodromo militare di Tor di Quinto, per scherma, equitazione e combined (tiro e corsa). Sempre a Tor di Quinto avrà luogo, il 10 maggio, la cerimonia di apertura dei Campionati (ore 18.30).
A questo Mondiale parteciperanno grandi atleti come, ad esempio, il russo Andrei Moiseev, oro olimpico ai Giochi di Atene 2004 e Pechino 2008 e l’ungherese Ádám Marosi, oro ai Campionati Europei di Albena 2004 ed altro oro, stavolta ai Mondiali di Londra 2009.
In totale saranno 44 le nazioni in gara fra cui, ovviamente, l’Italia (Federico Giancamilli e Pier Paolo Petroni sono alcuni degli atleti più rappresentativi).
Questi campionati del mondo di pentathlon moderno è evento organizzato da Atleticom srl, in collaborazione con la Federazione Italiana Pentathlon Moderno.
Per conoscere nel dettaglio il programma delle gare e le notizie dell’ultimo momento, bisogna visitare il sito ufficiale. Inoltre, ulteriori informazioni sull’evento e sul mondo del pentathlon italiano, possono essere trovate sul sito della FIPM.
Una realtà, quella del pentathlon moderno, generalmente poco considerata, se non proprio ignorata dai grandi mezzi di informazione. Partecipare a questi campionati potrebbe essere, perciò, ottima opportunità per avvicinarsi a simili discipline sportive, che hanno una loro storia e tradizione ben precisa, come prima è stato detto.