L’atletica leggera non occupa, generalmente, grandi spazi su quotidiani o telegiornali; eppure esistono eccezioni significative. Ad esempio, ci sono i Giochi Olimpici o i campionati del mondo di atletica leggera; insomma i grandi eventi che riescono a calamitare l’attenzione un po’ di tutti. Non siamo ai livelli, chiaramente, di un campionato mondiale di calcio che, qui in Italia, è evento parecchio sentito, tanto da fermare quasi la solita routine cittadina. Nonostante lo scarso interesse quotidiano dei mezzi di comunicazione, l’atletica leggera vive comunque i suoi momenti di gloria proprio durante le manifestazioni internazionali, quelli dei grossi numeri e dei campioni consolidati. Uno degli eventi più significativi è, senza dubbio, è il Golden Gala.
La manifestazione in questione prese il via il 5 agosto del 1980, su iniziativa di uno dei più noti dirigenti sportivi di quel periodo, nonché Presidente della Federazione mondiale di atletica leggera (IAAF), Primo Nebiolo. Costui decise di costituire, infatti, una nuova manifestazione sportiva mondiale, per potervi far partecipare anche gli Stati Uniti e altri Paesi, che avevano deciso di approvare il boicottaggio dei Giochi Olimpici di Mosca del 3 agosto 1980. Molto scalpore destò proprio il boicottaggio degli Stati Uniti, che non approvarono l’invasione dell’Unione Sovietica in Afghanistan. Alla fine, rimasero solo 70 nazioni a partecipare ai Giochi della XXII Olimpiade.
Piano piano, il Golden Gala riuscì ad accrescere il suo spessore internazionale, divenendo appuntamento di un certo spessore ed interesse. Diversi sono i record mondiali infranti proprio nel corso di questo evento. Nel 1983, ad esempio, l’atleta francese Thierry Vigneron riuscì ad infrangere il record mondiale di salto con l’asta (5.83 m). Storica la sua sfida con un altro campione dell’atletica, il sovietico e poi ucraino, Serhij Bubka. Nell’edizione successiva del Golden Gala, infatti, Vigneron arrivò ad eguagliare il record del mondo dell’epoca (5.91). L’esultanza del francese, tuttavia, durò pochissimo, perché Budka riuscì poi a batterlo, ottenendo un 5.94.
Non si possono dimenticare, inoltre, le imprese di Hicham El Guerrouj, il campione marocchino del mezzofondo che, nell’edizione del 1998 e poi in quella del 1999, riuscì ad infrangere il record dei 1500 m e del miglio. Insomma, sono tutti validi esempi che possono far comprendere la rilevanza mondiale di un evento come il Golden Gala. La manifestazione si svolge annualmente allo Stadio Olimpico di Roma e già si possono avere notizie sulla prossima edizione, in programma il 31 maggio 2012. Anzi, sono già partite le prevendite per questo Compeed Golden Gala 2012. I biglietti si possono, infatti, trovare presso il circuito TicketOne, anche online. Prevendite iniziate pure presso la biglietteria di viale delle Olimpiadi 61, al Foro Italico.
La IAAF ha comunicato l’elenco dettagliato delle 14 gare della Samsung Diamond League 2012, e il Golden Gala romano è la terza tappa di questa prestigiosa competizione internazionale. Sono stati poi resi noti gli ascolti televisivi su scala mondiale. La scorsa edizione del Compeed Golden Gala sarebbe stata seguita da ben 19.584.500 telespettatori, un milione in più, se dovessimo riferirci all’edizione del 2010. Quindi, sono tutti dati di una certa rilevanza, che mettono in evidenza proprio lo spessore di una competizione di tale livello, con atleti formidabili e gare esaltanti. Samsung Diamond League 2012, prenderà il via l’11 maggio a Doha, capitale del Quatar. Si proseguirà il 19 maggio a Shanghai, per poi arrivare a Roma, e andare avanti così fino all’ultima tappa in programma il 7 di settembre a Bruxelles.
Per chi non fosse riuscito ad avvalersi della promozione natalizia (Tribuna Tevere a 5 euro più prevendita), ci sono comunque varie tipologie di biglietti: Tribuna Monte Mano (arrivi) a 30 euro (posti numerati), Tribuna Monte Mano (partenze) a 15 euro (posti numerati), Tribuna Tevere a 10 euro; Distinti (arrivi) a 10 euro, infine le Curve e Distinti a soli 5 euro.
Le cifre non sono, dunque, proibitive e i campioni dell’atletica mondiale non possono che meritare uno stadio pieno. Un modo, forse, per riportare anche le famiglie allo stadio, troppo spesso luoghi caotici e, purtroppo, caratterizzati da tristi episodi che danneggiano l’immagine vera del calcio e di qualsiasi altro sport.