Da Ranieri a Montella la musica non cambia. La Roma conquista il 5° successo di fila nel derby, 3° stagionale, e torna in piena corsa per la Champions League. La Lazio torna a casa con la coda tra le gambe, piegata da una papera di Muslera, ma anche con la consapevolezza, per l’ennesima volta, di non essere riuscita a trovare la chiave per mettere in difficoltà gli avversari. Ma è stata anche la vittoria di Montella, che proprio a Totti si è affidato preferendolo a Borriello. Lucido e tranquillo, l'”aeroplanino” ha affrontato il suo primo derby con la saggezza di un veterano. Ha badato soprattutto al sodo, ridando sicurezza in difesa alla squadra. Ha chiuso ogni iniziativa biancoceleste grazie all’ottima intuizione di mettere Burdisso a guardia di Zarate sulla destra e ha tenuto Riise più basso a destra per non farsi sorprendere dalle sovrapposizioni di Sculli e Lichtsteiner. Poi, davanti, pur se la mossa Menez per un’ora non l’ha premiato, è stato bravo a fare i cambi nel momento giusto. Gli innesti di Taddei e Simplicio hanno contribuito a fare ulteriormente la differenza: da un duetto tra i due è nato, infatti, il netto rigore che ha fissato la gara sul 2-0. Reja, invece, ha finito per pagare l’eccessiva prudenza. Per un tempo si è limitato a controllare gli avversari e quando, nella ripresa, forse spinto dalle notizie provenienti da Udine, ha cercato di far spingere di più i suoi, non ha trovato il modo per mettere in difficoltà Juan e compagni. Gli innesti di Mauri e Kozak per Hernanes e Zarate e poi quello, addirittura, di Brocchi per Floccari, hanno solo testimoniato tanta confusione. E certo non è bastato spostare a sinistra Sculli per cambiare una scacchiera che è rimasta bloccata. Certo, la sconfitta non pregiudica la corsa verso la Champions. Ma è un peccato che, complice un evitabile nervosismo che, nel finale è costati due rossi a Radu e Ledesma, ora la squadra si ritrovi costretta, nel prossimo turno, ad andare all’assalto di un Cesena assetato di punti salvezza, senza parecchi giocatori chiave tra cui Lichtsteiner, che sarà squalificato in quanto diffidato, e forse anche Matuzalem che potrebbe essere sottoposto a prova tv dopo una tacchettata al volto di Totti.
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