I tre punti, fondamentali per la classifica, non devono fare illudere. La Roma di questa sera non è tanto diversa da quella che sette giorni fa si era fatta rimontare due gol in casa dal Parma. I giallorossi, infatti, nella ripresa sono calati fisicamente e mentalmente subendo il gol di Giacomazzi e rischiando addirittura di andare sotto. A questo punto viene da domandarsi se il cambio di allenatore sia servito davvero a qualcosa. Di sicuro è servito per migliorare la classifica, seconda vittoria in tre gare per Montella, ma c’è ancora molto da lavorare sul piano caratteriale. Situazione preoccupante a tre giorni dalla sfida da dentro o fuori contro lo Shakhtar in Champions e a una settimana dal sentitissimo derby contro la Lazio, quarta e distante prima della gara di Lecce ben cinque lunghezze. 500/a panchina amara per De Canio che vede sfumare un punto fondamentale per la salvezza solo al 90′ per una clamorosa ingenuità di Munari che rovina, con un fallo di mano in area, una buona prestazione. I rimpianti, però, sono tutti per i salentini, perché se è vero che di fronte c’era la Roma, è anche vero che nella ripresa, nonostante qualche rischio, le occasioni migliori sono capitate sui piedi degli uomini di casa. Quando vai così tante volte davanti alla porta avversaria e non la butti dentro, non puoi lamentarti per un rigore contro allo scadere. Ma veniamo alla gara. Primo tempo deludente al “Via del Mare” con la Roma troppo lenta e imprecisa, brava a trovare il gol con l’ex Vucinic nell’unico momento di accelerazione. I salentini, troppo attendisti e distratti in difesa, provano a rispondere nel finale con un colpo di testa di Giacomazzi, ma Doni devia in angolo. Nella ripresa meglio i padroni di casa che si fanno vedere prima con un destro dai 20 metri di Olivera che sfiora l’incrocio, poi con un colpo di testa di Corvia che chiama alla grande parata Doni. L’attaccante salentino ci prova poco dopo dalla distanza, ma il buon sinistro termina sul fondo. Alla mezzora il pareggio: cross da destra di Munari e colpo di testa vincente di Giacomazzi. Poi il Lecce abbassa il ritmo e la Roma torna a impostare fino al convulso finale con Munari che stoppa con la mano un colpo di testa di Borriello e manda Pizarro dagli undici metri. Il cileno non sbaglia e avvicina la Roma alla zona Champions.
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