Sabato 22 dicembre alle ore 20,45 lo Stadio Olimpico ospiterà la partita più attesa del weekend calcistico che porta alle festività natalizie: Roma-Milan.
Le due squadre si affrontano per la 155esima volta nel campionato di serie A; il bilancio è favorevole ai rossoneri con 70 vittorie contro le 38 giallorosse mentre la parità è a quota 46. Nelle mura amiche la Roma ha disputato 78 partite contro il Milan vincendone 22 contro 26.
L’ultima gara si è giocata il 7 maggio scorso e si è conclusa con un pareggio; i numeri dimostrano che vincere a Roma non è cosi semplice nemmeno per una squadra così blasonata sia a livello nazionale che internazionale.
La sfida è molto importante per la classifica di entrambe le squadre alla ricerca di risultati e punti.
Il Milan arriva a quest’incontro galvanizzato dalla larga vittoria contro un Pescara timoroso e anche sfortunato: i quattro goal realizzati evidenziano uno stato di forma buona anche se i due autogol certamente hanno aiutato non di poco la squadra di Allegri che regala ai suoi tifosi il quarto successo consecutivo in campionato.
Tutta un’altra storia per la Roma di Zeman: dopo cinque successi si interrompe la scia positiva dei giallorossi al Bentegodi di Verona contro un Chievo chiuso ma pratico che resiste ad un netto possesso palla e agli sfumati attacchi della Roma e nei minuti finali riesce a trovare perfino il goal vittoria con l’esperto Pellissier. La posizione dell’attaccante sembra in netto fuorigioco ma la nebbia che invade il campo per l’intera ripresa (visibilità estremamente ridotta) non dà certezze.
Tuttavia, la nebbia deve aver creato qualche problema alla terna arbitrale guidata da Bergonzi, protagonista di sviste ed errori evidenti: rigore netto su Totti per fallo di Dainelli, immotivato giallo (con conseguente squalifica) a Castan, altro intervento dubbio in area su Balzaretti e goal viziato dal fuorigioco di rientro. Meglio se non parlo sennò mi squalificano, le parole di Totti a fine gara sono chiare e inequivocabili come sempre. Durante l’intero match i dubbi e le lamentele espressi dal capitano giallorosso gli sono costate solo l’ammonizione per proteste. Dello stesso parere il tecnico boemo, che si impone un silenzio carico di significati.
In sostanza, errori arbitrali, ritmi bassi e poca intensità a cui si aggiungono scelte discutibili dell’allenatore per un centrocampo lentissimo permettono al Chievo di approfittare di una Roma cupa senza neanche troppa fatica.
Per lo scontro diretto di sabato sera la Roma si ritrova con Castan squalificato e Marquinhos infortunato; a questo punto con il Milan che si riavvicina prepotentemente alla Roma questo match risulta decisivo.
Due città e due tifoserie a confronto: i rapporti tra supporters non sono amichevoli (non si può dimenticare la tragica morte del tifoso romanista Antonio De Falchi nel 1989 a seguito di uno scontro tra ultras) anche se meno tesi rispetto alle storiche rivalità con Lazio e Juventus in primis ma anche con Inter e Napoli.
Due città tanto diverse: Roma, la città eterna famosa per il fascino della sua storia millenaria, per la sua bellezza, l’arte, la cultura; Milano il più importante centro economico e produttivo del Nord, maggior mercato finanziario italiano, capitale mondiale della moda, ma tanto simili nella loro passione calcistica.
È sicuro che entrambe le tifoserie sapranno testimoniare in modo civile il loro amore per la squadra, attraverso coreografie, cori, bandiere e striscioni; la speranza è che Roma-Milan non sia una semplice partita di calcio ma un entusiasmante e divertente spettacolo sportivo per chi è allo stadio e per chi lo segue da casa.