MILAN – ROMA 0-1
La squadra di Ranieri passa al Meazza, si rilancia in classifica e riapre il campionato. Gol dell’ex nel secondo tempo, decisivo Menez, bene anche Adriano. Non è stata una bella partita. I palati fini in casi del genere si leccano i baffi ancor prima che si inizi. Un errore evidente già nel primo tempo, sostanzialmente tattico. Da parte romanista, si prova il sussulto maggiore alla lettura delle formazioni: l’assenza di Vucinic sembra lasciare spazio alla scelta scontata di Totti al fianco di Borriello. Invece Ranieri rispolvera Adriano lasciando il capitano in panca. Di sussulti in campo i giallorossi invece ne offrono pochi: piace la fase di contenimento, ma la produzione di gioco è quella che è: non c’è – ma è una scelta – il fosforo di Pizarro, sulla trequarti Menez si accende solo a tratti, di fatto Abbiati non vive preoccupazioni. Da parte milanista, qualcosa si più, se non altro a livello di occasioni, capitate alle punte. Robinho si costruisce la sua, saltando netto Mexes e piazzando un destro da golfista che lambisce il palo. Ibrahimovic invece dilapida: Boateng lo serve in profondità, lui elude il fuorigioco ma non l’intervento di Doni, agevolato da un tocco troppo lezioso. Sono due lampi, ma in generale la specularità dei moduli non sorride ad Allegri. Juan è un francobollo su Ibra, inoltre l’infortunio di Pirlo (dentro Seedorf) non è di quelli facilmente ammortizzabili in corso d’opera. Nella ripresa la Roma esce lentamente dal guscio. La crescita della squadra combacia con quella delle punte. Borriello ci mette sempre lo zampino. Nesta gli neutralizza un diagonale ravvicinato potenzialmente pericoloso, Abate invece gli apparecchia la rete decisiva: spunto e cross basso di Menez da destra, respinta del difensore, rimpallo beffardo su Borriello e rete. Bene anche Adriano. L’Imperatore non è un tornado quando si tratta di offendere, ma rientra spesso in mediana e difende molti palloni facendo salire la squadra. La reazione allo svantaggio ha il massimo acuto in un lancio di Seedorf, vanificato da Ibrahimovic che alza da pochi passi. Nel complesso però la manovra del Milan è troppo lenta, i giallorossi possono chiudere tutti gli spazi. Pochi minuti anche per Ronaldinho, che prova ad incidere con una rovesciata: palla alta, il sorriso resta malinconico.