Roma, intesa come città, continua a subìre. Prima la vergogna degli scontri al Derby, ora la vergogna sportiva di una partita decisa dai tifosi con le minacce nei confronti di quelli che dovrebbero essere i loro beniamini. Credo che dal punto di vista del tifo si sia toccato il punto più basso. Vanno bene gli sfottò, vanno bene i “gufaggi”, va bene sperare che l’altra squadra della Capitale non vinca lo scudetto, ma così in basso no. Così sfacciatamente in basso no. Quello in cui spero è che ci sia, anche nel calcio, una sorta di giustizia extraterrena. Se così fosse, e senza togliere nulla all’Inter che in caso di vittoria finale non avrebbe nulla di cui essere accusata, lo scudetto dovrebbe andare alla Roma. Perchè se esistesse una Dea dello Sport non potrebbe restare a guardare di fronte allo scempio che è stato perpretato nei suoi confronti. Si, perchè il gesto della Lazio non può e non deve restare impunito. E quale castigo migliore se non lo scudetto ai giallorossi nonostante il loro comportamento vigliacco e antisportivo? E se così non sarà, che intervenga la giustizia sportiva, infliggendo ai biancocelesti la retrocessione d’ufficio e premiando di fatto l’Atalanta che, giocando un’ottima partita, ha visto sfumare la sua rincorsa per restare con onore nella massima serie da un dannatissimo autogol.
A due giornate dalla fine tutto può ancora accadere per chi come me crede nei sogni e crede che, sperando fortemente, questi si possano avverare.