La marcia di avvicinamento al derby comincia nel migliore dei modi. La Lazio lascia il Dall’Ara con tre punti pesantissimi nonostante un inizio tutto in salita, che ha messo a dura prova le coronarie dei tifosi biancocelesti. Sotto di due gol dopo 16′ gli uomini di Reja ribaltano il risultato con uno splendido secondo tempo e scavalcano il Bologna, concorrente diretta per la salvezza.
L’avvio di gara delle due squadre è molto soft, quasi a voler dare ragione ai troppi profeti del pareggio annunciato. L’equilibrio però si spezza presto. Biava non riesce a rinviare un pallone innocuo, Modesto se ne impossessa al limite dell’area e appoggia per l’accorrente Guana: tiro della domenica che coglie l’incrocio dei pali, rossoblu in vantaggio. Gli ospiti accusano il colpo e 4′ dopo, sugli sviluppi di un corner, è il lazialissimo Portanova a siglare il gol del raddoppio. Al 16′ la gara sembra già aver detto tutto, con i padroni di casa che controllano facilmente il match, approfittando dello stato catatonico degli avversari. Anche il tecnico Reja sembra accusare il colpo ma, al 37′, reagisce da par suo, dando un segnale inequivocabile ai suoi: fuori Biava, dentro Rocchi, Lazio col tridente. Tommaso entra e cambia volto alla partita, guidando i suoi all’assalto. Gli uomini di Colomba arretrano, hanno paura e, pian piano, spariscono dal campo. Le Aquile arrivano sempre prime sul pallone e chiudono i felsinei nella loro area. Al 41′ Zarate coglie il palo con una giocata bella ma sfortunata ma il gol biancoceleste è nell’aria. Lo realizza Mauri al 44′, riaprendo ufficialmente la gara. Il secondo tempo è un monologo laziale. Il premio al coraggio laziale arriva al 63′, con il gol del pareggio, in verità fortunoso, del caparbio Dias. Dopo aver accontentato i teorici del “biscotto”, la Lazio decide di smentirli e continua a premere. Il sorpasso arriva dopo soli 5′, con l’azione più bella della gara. Zarate si invola sulla destra e mette palla in area, Brocchi si inventa un colpo di tacco per Rocchi che si avventa sulla sfera e con un destro mortifero completa la rimonta e chiude la partita. Giusto premio per il capitano, autore di una partita esemplare per grinta, determinazione e concretezza. Il resto della partita, nonostante un finale nervoso, è gestito impeccabilmente dalla Lazio, a cui si può rimproverare solo di non aver concretizzato due clamorosi contropiede, mal sfruttati da Zarate e Firmani. Serviva la vittoria al Dall’Ara, e vittoria è stata. Una vittoria importante per la classifica, per il gioco espresso, per il carattere messo in campo dopo un avvio disastroso: i biancocelesti hanno avuto la forza di rinascere dalle proprie ceneri. Ora sotto con il derby, gara in cui la Roma è senz’altro la squadra favorita. Per una volta, mi sento di condividere il tormentone dei cugini. Non succede, ma se succede…
Avanti Lazio.