All’Olimpico di Roma si affrontano due squadre che hanno come unico obiettivo la vittoria. I viola, in crisi di risultati più che di gioco, cercano punti per restare aggrappati al treno che porta in Europa. I biancocelesti continuano l’affannosa rincorsa alla permanenza in serie A.
La partita inizia bene per i padroni di casa. Reja ripropone il 4-3-1-2 e la scelta sembra premiare il tecnico goriziano: la Lazio comanda il gioco mostrando grande equilibrio tattico. La Fiorentina, priva di Gilardino, stenta a creare gioco e finisce col subire passivamente le iniziative degli aquilotti. Il gol del vantaggio dei biancocelesti, giunto al 7′, è tanto meritato quanto imprevedibile per come viene realizzato. Mauri conquista un corner, battuto da Ledesma. Siviglia si ricorda di uno storico gol ralizzato da Roberto Mancini contro il Parma e inventa un colpo di tacco che batte l’esterrefatto Frey. I laziali continuano a premere sule ali dell’entusiasmo e, purtroppo, confermano il problema principe di questa sciagurata stagione: la scarsa incisività dell’attacco. Infatti nonostante un netto predominio territoriale gli uomini di Reja non chiudono la partita. Grida vendetta l’occasione sciupata al 45′: Mauri, servito splendidamente da Floccari, arriva solo davanti a Frey e non riesce a far di meglio che tirargli addosso. I pochi tifosi presenti fischiano copiosamente, forse presagendo il caro tributo che tanto spreco avrebbe imposto. L’arbitro assegna un minuto di recupero e al 46′ manda le squadre negli spogliatoi.
Ripresa, la Fiorentina sostituisce Ljaijc con Keirrison, chiamato a dare maggior peso all’attacco viola. Jovetic si sposta sulla trequarti e comincia a giocare da par suo, trascinando i viola alla ricerca del pari. La partita cambia volto, gli ospiti premono e Prandelli decide di giocare il tutto per tutto: al 13′ sostituisce Bolatti con Babacar e al 20′ Donadel con Zanetti, alimentando ulteriormente la propensione offensiva della sua squadra. Reja cerca di arginare l’offensiva dei viola inserendo Hitzlsperger per Mauri al 14′ e Firmani per Brocchi al 26′. La prima vera occasione per gli uomini di Prandelli arriva al 19′: da angolo di Marchionni l’ex De Silvestri prima incorna di testa, poi sull’ottima ribattuta di Berni tira a colpo sicuro costringendo Matuzalem a un affannoso recupero. Al 25′ è Jovetic a inquadrare la porta dai 20 meti, Berni risponde con un grande intervento. Il fortino laziale resiste ma la sofferenza è davvero tanta. Al 34′ Biava rileva Siviglia, eroe del primo tempo. La Fiorentina continua a premere, la Lazio è sotto assedio ma resiste. Al 43′ l’arbitro espelle Reja per proteste e assegna 5′ di recupero, che saranno fatali alla Lazio. Il pari dei viola arriva infatti in pieno recupero, al 48′. Gobbi crossa da sinistra, Montolivo tocca la palla che arriva a Keirrison che, solo in area, fa quello che avrebbe dovuto fare Mauri a fine primo tempo: tocco di destro e palla in rete. Al 50′ i biancocelesti rischiano anche di capitolare su un insidioso colpo destro di Babacar, ma francamente sarebbe stato troppo.
La gara si conclude al 51′ e per la Lazio resta l’amarezza per una vittoria sfumata all’ultimo secondo. Un vero peccato in virtù dell’ottimo primo tempo. Da dimenticare la ripresa, vissuta in perenne difficoltà anche per l’evidente calo fisico della squadra, altra costante negativa stagionale. La lotta per la salvezza sarà durissima, i biancocelesti dovranno imporsi di fare quello che dice il nostro inno: NON MOLLARE MAI!
Avanti Lazio.