All’Olimpico di Torino, per la terza giornata di ritorno, si affrontano due squadre in piena crisi. Sulla panchina della Juve, dopo l’esonero di Ciro Ferrara, siede Alberto Zaccheroni. La Lazio, ormai cronicamente invischiata nella lotta per non retrocedere, cerca punti che diano aria a una classifica che, dopo il pari interno col Chievo, è davvero preoccupante.
L’avvio dei padroni di casa è pimpante, come da prevedibile copione. Diego, Del Piero e Sissoko, autori di buoni fraseggi, alimentano la costante pressione juventina. La Lazio si arrocca nella propria metà campo, chiudendo tutti gli spazi e concedendo agli avversari solo qualche tiro dalla distanza. Da notare, ancora una volta, la mancanza di equilibrio della formazione capitolina che, per badare a difendersi, rinuncia del tutto alla fase offensiva. Il primo tempo, dunque, regala poche emozioni. Il primo vero sussulto lo causa Diego: 21′, il brasiliano calcia di destro da 25 metri e Muslera non trattiene. Risolve Kolarov, abile nell’anticipare l’accorrente Sissoko. La squadra di Ballardini subisce e solo al 39′ riesce a proporsi con efficacia in avanti: Zarate salta Cannavaro e serve Mauri che, dai 20 metri, batte col sinistro. Un tiro lento ma molto angolato su cui Manninger compie in pieno il suo dovere. Ancora i padroni di casa in evidenza al 45′: Candreva riceve palla al limite e spara un tiro potente ma fuori bersaglio. Ripresa, le squadre rientrano in campo con gli stessi effettivi. Ancora Candreva, al 51′, testa i riflessi di Muslera con un tiro dai 20 metri. L’estremo difensore biancoceleste, molto attento nell’occasione, devia in corner. Al 9′ è Diego, servito da Candreva, a cogliere il palo alla destra di Muslera con l’ennesimo tiro da fuori area. Al 15′ prova Del Piero, servito da una sponda di Amauri: il suo destro non impensierisce il portiere ospite. Come detto, dunque, gran pressing dei bianconeri ma poche vere occasioni da gol. La sensazione è quella di una partita destinata sullo 0 – 0 che solo l’invenzione di un singolo potrebbe sbloccare. E puntualmente l’invenzione arriva, purtroppo dal protagonista meno indicato, l’arbitro Saccani. Siamo al 24′, Del Piero entra in area, tira e rovina a terra. L’arbitro vede un contatto, inesistente, tra l’attaccante bianconero e Diakite e assegna il penalty: battuta affidata a Del Piero e padroni di casa in vantaggio. Ballardini a questo punto sostituisce Dabo con Rocchi, ancora in panchina nonostante l’evanescenza di Cruz, mentre la Juve è costretta a far uscire Melo, sostituito da Caceres. La Juve comincia a soffrire, sia per il maggior peso offensivo dei biancocelesti che per la perdita subita a centrocampo. La spinta laziale viene premiata al 34′. Zarate riceve palla sulla sinistra e scodella una palla perfetta per Mauri che, al centro dell’area, colpisce al volo di sinistro e trafigge Manninger. La partita finisce virtualmente qui, una partita che non soddisfa nessuno. Per la Lazio, vista la Juve attuale, un’occasione persa: i bianconeri hanno subito gol nell’unica vera occasione costruita dagli avversari. Con un po’ di coraggio in più una vittoria sarebbe stata possibile. Speriamo che Ballardini infonda un po’ di coraggio alla squadra in vista dei prossimi impegni.
Avanti Lazio.