“Daje de tacco, daje de punta…” Ci potrebbe essere una sintesi migliore di questa per la partita fra Roma e Siena? Non credo. Anche se, il noto stornello romanesco, andrebbe cantato al contrario “Daje de punta e daje de tacco…”. Si perchè a Roma succedono cose che in nessuna altra squadra di calcio accadono. Fino alla partita contro la Juve, con l’arrivo di Toni nella Capitale ed il ritorno in campo del Capitano si parlava solo e soltanto del possibile tridente che Ranieri avrebbe schierato in campo data l’abbondanza degli attaccanti: Totti, Vucinic, Toni, Menèz, Julio Baptista, Okaka “…daje de punta…”. Ma qui siamo a Roma. E, contro il Siena, Mister Ranieri si è trovato con l’assurdo problema di non sapere chi schierare in attacco “…daje de punta…”. Totti, Toni, Vucinic infortunati. Menèz anche, ma più nel carattere che nel ginocchio. Rimangono Baptista e Okaka, quest’ultimo con la valigia pronta per andare a giocare in Inghilterra con il Fulham. A farsi le ossa dicono, in prestito fino a giugno. Ma Ranieri lo trattiene fino all’ultimo e se lo porta in panchina.
La partita inizia con Baptista unica punta. Tecnicamente non c’è partita. La Roma sovrasta il Siena e sembra tutto facile per i colori giallorossi. Al 14′ minuto Riise fa le prove del gol e tenta di beffare Curci, il migliore in campo per gli ospiti, con un tiro al volo piazzato all’incrocio dei pali più lontano. Passano quindici minuti ed il capolavoro si compie. Cross in area di Motta, Perrotta tocca di testa per Riise che con un tiro al volo di sinistro batte l’ex giallorosso. Uno a zero. La Roma continua a spingere ma in attacco è decisamente spuntata e si vede. Julio Baptista non entra mai in partita. Anche senza punte vere però nessuno pensava al Siena come ad un avversario in grado di mettere in difficoltà la Roma. Nessuno tranne Ranieri. Che lo aveva detto: quella contro i toscani poteva rappresentare una bella buccia di banana su cui scivolare. E infatti, sul finire del primo tempo, Jajalo trova un gran tiro che Julio Sergio para in modo straordinario ma sulla ribattuta nulla può contro Vergassola che piazza la palla in rete. Pareggio. Tifosi della Roma gelati. E non solo dalla tramontana.
Il secondo tempo vede l’ingresso di Cerci al posto di Perrotta per dare più spinta sulla fascia ed allargare le maglie dei senesi arroccati nella loro metà campo. La Roma crea una mole di gioco notevole ma l’attacco spuntato gli impedisce di raccogliere i frutti che meriterebbe. Passano i minuti e il pareggio del Livorno contro il Milan spinge Ranieri a cercare di vincere la partita a tutti i costi. Dentro Okaka per Brighi “…daje de tacco…”. La Roma sfiora il vantaggio con Burdisso ma nulla di più per tutto il secondo tempo. La grande prova contro la Juventus stava per essere vanificata da un pareggio, con tutto il rispetto, con l’ultima in classifica “…daje de tacco…”. Ma ecco che accade quello che non ti aspetti. Un dialogo fra panchinari. Pit, entrato per Taddei infortunato, cavalca sulla fascia e crossa basso e teso in area “…daje de tacco…”. Lì c’è Okaka, spalle alla porta, che fa l’unica cosa possibile. Colpo di tacco. Curci sorpreso dalla deviazione fulminea del giovane attaccante giallorosso tenta la parata ma non ci arriva. Due a uno all’ottantottesimo. Tutta la Roma corre sotto la Sud in festa. Per Okaka una gioia immensa. A pochi minuti dalla fine della partita e dalla sua partenza per l’Inghilterra, in un colpo solo, regala ai tifosi la vittoria, il diciassettesimo risultato utile consecutivo, i tre punti e il secondo posto in classifica.
Ranieri ora dovrà riportare tutti con i piedi per terra. Giovedì c’è l’Udinese in Coppa Italia. Partita difficile e da non sottovalutare visto quanto ci tengono i giallorossi a raggiungere la finale che oltretutto si giocherà a Roma. E allora tutti in coro “…daje de tacco, daje de punta…” e daje Roma, daje!!!
{amazonWS:keywords=maglia calcio}