“Famose tutti co’ li capelli rossi”. Questo il grido dei tanti tifosi accorsi a Fiumicino per aspettare la Roma di ritorno da Torino ma soprattutto per aspettare il protagonista assoluto dell’incontro: John Arne Riise, il roscio difensore di fascia della squadra Capitolina. Una prestazione super, una spinta continua. Causa l’espulsione di Buffon che per evitare il gol lo abbatte fuori area e poi al 92°, su assist preciso di Pizarro, batte Manninger e regala una vittoria straordinaria al popolo giallorosso.
A Roma un boato assordante è rimbalzato per ogni casa, ogni locale, ogni radiolina in collegamento con la partita. Una goduria assoluta battere i bianconeri così, a casa loro. Una di quelle vittorie che ti fanno dire una volta di più quanto è bello essere romanista. Un 2 – 1 maturato nei minuti di recupero del secondo tempo. Da leccarsi i baffi. Da saltare come pazzi. Da urlare di gioia.
Eppure la partita non era iniziata bene. Dopo pochi minuti la Roma perde uno dei protagonisti annunciati, Luca Toni. Un problema al polpaccio che lo farà stare fermo almeno un mese. Ranieri si gira verso il Capitano e gli dice di entrare. Francesco non ha neanche il tempo di scaldarsi. Tutti incrociano le dita. Totti rientrava da un infortunio e di certo un pronti via così non era augurabile. La Roma nel primo tempo cerca principalmente di contenere la Juve. Ci riesce senza particolari affanni. Il portiere giallorosso per tutto il primo tempo non viene quasi mai chiamato in causa. Il secondo tempo invece ci consegna una Roma più incisiva, ma uno “scivolone” difensivo complica le cose. Al 51°, infatti, un rinvio maldestro di Juan mette Del Piero in condizione di tirare, in solitudine, a pochi metri dalla porta. Non era facile dato che si trovava defilato alla destra di Paulo Sergio. Ma Del Piero è maestro di precisione e potenza e il suo diagonale traccia la linea ideale dal suo piede all’angolo della porta più lontano. Vantaggio Juve e vecchi fantasmi ricominciano a scendere sui giocatori della Roma e sui tifosi presenti all’Olimpico di Torino.
Ma la squadra di Ranieri c’è. Non perde la testa. Crede nel proprio gioco e nella propria forza e mette alle strette la Juventus. Troppo fisico e privo di idee l’undici di Ferrara per abbattere la Roma di questi ultimi tempi. Un perfetto taglio di Taddei costringe Grosso al fallo in area. Rigore. Sul dischetto va Totti che a Torino contro la Juve non ha ancora mai segnato. Davanti a lui l’amico Buffon. Che lo conosce bene grazie ai trascorsi in Nazionale. E infatti Gigi intuisce, si estende, sembra quasi arrivarci. Ma il tiro di Totti è preciso e perfetto. Parità. La Juve sente il colpo, comincia ad avere paura ma, facendo fede agli schemi di Ferrara, continua a spiengere. Ed è proprio su un rovesciamento di fronte che la partita subisce la svolta più importante. Riise viene lanciato alla perfezione, buca la difesa bianconera e si ritrova Buffon in uscita disperata che altro non può fare che stenderlo per evitare il raddoppio della Roma. Buffon espulso. Entra Manninger per Del Piero.
Il tempo passa e il secondo tempo è ormai agli sgoccioli. Siamo al 92°. Pizarro recupera caparbiamente un pallone a centrocampo. La Roma ci crede. La Juve è stanca. Cross perfetto per l’ennesimo affondo di Riise che di testa, da vero bomber, batte Manninger. E’ il delirio giallorosso. Qualcuno propone la beatificazione immediata per il norvegese. Che bello. Sembra quasi essere tornati ai tempi dello scudetto. Eppure non si è vinto nulla. Ma è proprio questa la grandezza della Roma e dell’essere romanista. Sono emozioni che gli altri non possono capire. Perchè bisogna esserci nati e cresciuti a Roma per sapere cosa significa una vittoria del genere a Torino contro i “nemici” di sempre. I giallorossi salgono a 38 punti, confermano la terza posizione e si portano a due lunghezze dal Milan disintegrato nel gioco e nello spirito dall’Inter di Moratti. La striscia positiva di risultati utili si allunga. L’entusiasmo fa dire paroloni tipo “scudetto” ma fortunatamente ci pensa Ranieri a riportare tutti con i piedi in terra e concentrati per la partita di martedì contro il Catania. Vincere significa raggiungere le semifinali di Coppa Italia.
Daje Roma!!!