La Roma si riscatta dagli ultimi 4 minuti contro il Cagliari dove ha letteralmente buttato al vento due punti d’oro e batte il Chievo rimanendo così in scia per la conquista di un accesso in Champion’s League. Ancora senza Totti, l’incontro contro l’undici di Di Carlo vede l’esordio fin dal primo minuto di Toni. L’acquisto del centravanti si rivelerà nel corso della partita di straordinaria importanza per i giallorossi.
Già, perchè nonostante il pronti via di Daniele De Rossi (finalmente liberato dalla “maschera di zorro” protettiva) che batte in rete al primo minuto, la partita dei Capitolini si complica al decimo minuto del primo tempo. Svarione difensivo e uscita disperata di Doni che evita il pareggio dei veneti ma colpisce la palla con la mano fuori area. Il regolamento parla chiaro. Espulsione. Ranieri è costretto a far uscire Vucinic per l’ingresso obbligato del secondo portiere Lobont. Chiara la scelta dell’allenatore. Con un uomo in meno cercare di utilizzare la capacità di Toni di difendere la palla e far salire la squadra, facendo quasi reparto da solo. E così è stato. Anche in 11 contro 10, infatti, il Chievo non riesce mai ad impensierire realmente la Roma che, anzi, sfiora più volte il vantaggio.
Stessa musica nel secondo tempo. Sempre Toni, già entrato nel cuore dei tifosi, si procura un calcio di rigore che Pizarro, pur tirando a mezza altezza, si fa parare dall’ottimo Sorrentino. La partita finisce uno a zero per la Roma che, soffrendo fisicamente e mentalmente per l’uomo in meno, riesce a conquistare 3 punti fondamentali per non perdere terreno dalle altre squadre impegnate al vertice. Napoli e Juve in particolare.
Questo incontro restituisce una Roma di nuovo concentrata, pronta a lottare su tutti i fronti in cui è impegnata. Compresa la Coppa Italia, dove i giallorossi hanno staccato il biglietto per i quarti battendo all’Olimpico un’ottima Triestina. La squadra allenata da Somma, infatti, non sfigura. Anzi. Mette davvero paura ai giallorossi andando in vantaggio su rigore dopo pochi minuti dall’inizio dell’incontro. I triestini puntano tutto sulla corsa e sul pressing alto per contrastare il più elevato tasso tecnico dei giallorossi e riescono a mantenere il vantaggio quasi fino alla fine del primo tempo quando Brighi riesce a pareggiare concludendo dal centro dell’area. Nel secondo tempo le cose cambiano. Non tanto grazie alla Roma quanto al calo fisico della Triestina. Troppo alti i ritmi sostenuti nel primo tempo. Cedendo dal punto di vista atletico, il tasso tecnico dei giocatori della Roma, anche se molti non titolari, si fa sentire. La Roma fa girar bene la palla impedendo qualsiasi tipo di reazione da parte degli avversari e prima con Vucinic (migliore in campo) e sul finale con Baptista su calcio di punizione, regala ai propri tifosi un 3 – 1 che gli garantisce il passaggio del turno ed il tredicesimo risultato utile consecutivo fra Campionato e Coppe.
La Coppa Italia è sicuramente un grande obiettivo per la Roma dato che è l’unica squadra, insieme alla Juve, ad un passo dalla conquista della Stella d’Argento da appuntare sulla maglia. Premio per chi, la Coppa Italia, l’ha conquistata per ben 10 volte. In campo si è rivisto Menèz lasciato fuori contro il Chievo per punizione. A Ranieri non era piaciuto il suo atteggiamento in campo contro il Cagliari ma l’atteggiamento svogliato negli allenamenti, soprattutto dopo la pausa natalizia.
La strigliata sembra avergli fatto bene dato che il talentuoso francese, non solo si è ben distinto contro la Triestina, ma si è scusato davanti a giocatori, tecnico e dirigenti per il suo comportamento. Un “risveglio” di Menèz sarebbe un toccasana per la Roma dato che le doti del giovane d’oltralpe sono indiscutibili. Forse l’unico in grado di parlare la stessa “lingua” di Francesco Totti. Appuntamento a domenica 20, sempre all’Olimpico, contro il Genoa. Partita difficile ma da vincere per continuare la rincorsa all’Europa che conta. Con molta probabilità il Capitano ancora sarà tenuto fuori per consentirgli un recupero totale e senza forzature.