Vi starete domandando perchè per titolo ho scelto un noto refrain di uno dei più straordinari stornelli romaneschi “La società dei magnaccioni”. Semplice. Perchè anche se Roma – Parma è stata una delle partite più brutte finora disputate da entrambe le squadre in campionato, quello che conta sono i tre punti conquistati dai giallorossi grazie ai gol di Burdisso e Brighi. E quindi intono ancora una volta “…ma che ce frega, ma che ce ‘mporta” della brutta prestazione se al termine di una prova non proprio cristallina la Roma conquista il quarto posto in campionato. Zona Champion’s agganciata. Lo avevamo detto. Vincere sarebbe stato il miglior regalo di Natale per i tifosi giallorossi che ora mangeranno più rilassati pandori, torroni e panettoni.
Tornando alla partita c’è molto poco da dire. L’incontro è stato realmente brutto. Le squadre preoccupate di non prenderle piuttosto che darle. Il primo tempo passa fra conclusioni sballate e poche idee. Il match cambia invece nella ripresa, quando dopo appena 3 minuti Burdisso, lasciato incredibilmente solo dalla difesa parmigiana, finalizza in rete un’azione iniziata da un calcio d’angolo battuto da Pizarro. L’undici di Ranieri legittima il vantaggio continuando a pressare il Parma e sfiorando più volte il doppio vantaggio. L’occasione più clamorosa quando Totti tira da fuori area a scavalcare Mirante un po’ troppo fuori dai pali. Il portiere gialloblu riesce a toccare con la punta delle dita ma non ferma la corsa della palla. A quello ci pensa il palo.
Più tardi ancora Mirante compie un ottimo intervento su un gran tiro di Julio Baptista entrato in sostituzione di Okaka bloccato da un problema muscolare poco dopo essere entrato in sostituzione di Totti. Al 91° la Roma mette il sigillo sui tre punti grazie a Brighi che conclude a rete un’insistente azione dei giallorossi in area avversaria.
Domenica proficua per i colori giallorossi che agganciano il quarto posto a 28 punti in condominio con il Parma. Decimo risultato utile consecutivo fra campionato e coppa e quarto consecutivo a porta inviolata. Ranieri, scherzando, dice che la sosta non ci voleva visto l’ottimo momento della squadra ma garantisce che alla ripresa, il 6 gennaio prossimo, la concentrazione e la voglia saranno le stesse. Lo prendiamo in parola.