Riuscire a commentare l'ultima impresa, negativa, della Roma è compito arduo. Già, perchè pensavo di aver assistito al peggio guardando i giallorossi giocare contro il Milan. Ma così non è stato. E proprio come il vecchio adagio recita "al peggio non c'è mai fine", così non c'è fine allo scandaloso gioco della Roma. Allo scandaloso atteggiamento dei giocatori in campo. Ho letto da qualche parte che la Sensi è infuriata. E ci credo. Come biasimarla?
Noi, che ci arrabbiamo se un oggetto pagato pochi euro non funziona mi figuro lei che ha speso decine e decine di milioni di euro per dei giocatori che non funzionano. Ma mentre noi poveri consumatori siamo garantiti dal diritto di recesso lei no. E quindi si ritrova con attaccanti che non segnano neanche con la palla sul piede da soli davanti alla porta. Difensori che non difendono. Per non parlare poi del centrocampo. Oramai ombra di quell'impianto che fece la fortuna di Spalletti. Sono realmente nauseato dall'apatia agonistica degli uomini di Ranieri, atleti, così si definiscono, incapaci di giocare 180 minuti in una settimana. Poverini. Che fatica. Ma d'altronde per quei pochi euro che ogni fine mese incassano non si può certo chiedere di più. Non gli si può certo chiedere di battere il Livorno, degnissima squadra, ma pur sempre ultima in classifica. L'assenza di Totti si fa sentire certo. Ma non è possibile che il peso di tutta la Roma si poggi sulle ginocchia, ormai disintegrate, del capitano. Non so cosa sia successo a questi giocatori. Spero si rendano conto che così non si può andare avanti. Sono certo che i primi ad essere delusi siano loro. Ma proprio per questo sono loro che devono darsi una scossa. Dimostrare a loro stessi di essere ancora giocatori di calcio. Altrimenti meglio farsi da parte e far giocare la "primavera".