Lazio e Sampdoria si affrontano all’Olimpico in una partita che promette spettacolo. I doriani devono vincere per rimanere appaiati all’Inter in cima alla classifica, i biancocelesti inseguono una vittoria che manca ormai dal 30 agosto. Al termine della gara, a tratti vibrante, recriminazioni e polemiche verso l’arbitro Orsato che scontenta tutti.
Le due squadre si affrontano a viso aperto, vogliose di ottenere il bottino pieno. I biancocelesti, ancora una volta ammirevoli per l’orgoglio e la capacità di reazione, partono bene e al 9′ sfiorano il gol con Rocchi. Con il passare dei minuti però, gli ospiti guadagnano campo, forti di un miglior equilibrio tattico e di una maggiore intensità di gioco rispetto ai padroni di casa. La supremazia territoriale dei blucerchiati produce tre buone occasioni con Mannini al 17′, Padalino al 20′ e ancora Mannini al 22′, neutralizzate da Muslera che si oppone ottimamente ai tiri degli avanti avversari. La Lazio si fa vedere nuovamente dalle parti di Castellazzi al 30′: Baronio su punizione serve Rocchi che colpisce al volo ma non coglie la porta. Dopo dieci minuti di scarse emozioni, al 40′ la Samp passa in vantaggio: Pazzini, lasciato colpevolmente solo, colpisce di testa nel cuore dell’area laziale, trasformando in gol un pregevole cross di Padalino. I capitolini non perdono la testa e raggiungono il pari al 42′: capitan Rocchi lancia Matuzalem con un delizioso lob, il brasiliano controlla e tira di sinistro, nulla da fare per il portiere doriano. Un minuto di recupero e squadre negli spogliatoi.
La ripresa si apre con una Lazio più decisa, Rocchi però spreca due buone occasioni. Al 10′ l’episodio che rompe gli equilibri: Padalino espulso per doppia ammonizione e doriani con un uomo in meno. Nell’occasione, peraltro, desta stupore il mancato ingresso in campo di Pasqualino Foggia che, con la sua velocità e la sua capacità di saltare l’uomo, avrebbe potuto mettere in seria difficoltà gli avversari.I biancocelesti, comunque, cercano di sfruttare la superiorità numerica e al 14′ costringono Castellazzi a un intervento prodigioso su Matuzalem, servito in area piccola da Rocchi. Al 18′ è ancora Matuzalem a concludere: il suo sinistro va sul fondo. Al 20′ è Mauri che, ben servito da Brocchi in contropiede, spreca tutto con un inutile tiro al volo fuori bersaglio. La Samp, comunque, è sempre in partita e crea gioco anche in inferiorità numerica. Al 29′ l’espulsione di Baronio, seconda ammonizione rimediata per un inesistente fallo su Cassano, riporta le squadre in parità. La partita si incattivisce e diventa meno bella. La riaccende Cassano al 38’con un gran destro dal limite che scheggia la traversa. Al 42′ infortunio a Pazzini, che si scontra con Muslera e riporta la frattura del setto nasale. Gli ospiti chiedono a gran voce il penalty. Al 45′ ancora gli uomini di Del Neri a reclamare il rigore per una spinta di Diakitè su Ziegler. L’arbitro non fischia e assegna cinque minuti di recupero. E proprio negli ultimi minuti la Lazio riequilibra il conto delle occasioni da gol, rischiando di vincere la partita. Al 46′ una serpentina di Zarate fa pervenire la palla a Cruz che, solo davanti al portiere doriano, conclude debolmente. Al 48′ è Mauri a colpire di testa, ma Castellazzi si oppone con sicurezza. La partita finisce qui. I blucerchiati dimostrano all’Olimpico di essere squadra matura e di grande personalità, con un gioco arioso e incisivo, che merita la vetta della classifica. Per il team di Ballardini, che giovedì affronterà il Villareal in Europa League, ancora una domenica senza vittoria, nonostante la buona prestazione complessiva. Speriamo che nella partita di coppa gli attaccanti biancocelesti siano più cinici sotto rete, altrimenti sarà dura spuntarla contro gli spagnoli.