Parla l’azzurro dopo il 9.97 ventoso di Rieti nei 100 metri: “È qualcosa di fantastico, una delle giornate più belle della mia vita”
“È un grande segnale in vista dei 200 metri del Golden Gala tra due settimane a Roma, ho tanta voglia di correre all’Olimpico”. Filippo Tortu è un fiume in piena. Stringe mani, abbraccia, firma autografi e non si nega alle richieste di selfie.
Il sontuoso 9.97 di Rieti, che sarebbe stato record italiano se non fosse stato viziato da un soffio di vento di troppo (+2.4) lo carica ancora di più verso il grande appuntamento di inizio stagione, il Golden Gala Pietro Mennea del 6 giugno, dove lo attendono avversari di livello altissimo come gli americani Noah Lyles e Michael Norman e il campione del mondo, il turco Ramil Guliyev.
Rileggendo la gara di Rieti, pensa che non avrebbe potuto chiedere un esordio migliore: ”È qualcosa di fantastico, una delle giornate più belle della mia vita, in una cornice stupenda, spettacolare, con un clima di festa che non avevo mai vissuto e che mi ha fatto correre tranquillo e spensierato. Posso dire che mi sono sentito molto bene negli ultimi metri, ho cercato di rilassarmi, di usare solo i piedi, alzare le ginocchia. C’è stato vento purtroppo, ma qui correvo contro uno dei velocisti più forti al mondo: dopo i primi 50 metri ho pensato solo a essere rilassato e il tempo è arrivato. Voglio far diventare l’atletica più grande possibile e questa gara la dedico a mio fratello Giacomo, che mi ha aiutato molto negli allenamenti e in tutto il resto. Ora penso soltanto ai 200 metri di Roma, bisogna concentrarsi bene per la stagione che è davvero lunga”.
Fonte: FIDAL – notizie